Emanuele Rossi per "la Stampa"
Due settimane fa Carola (il nome è di fantasia) aveva prenotato il suo appuntamento con il vaccino contro il Covid. Era una dei tanti studenti alle porte dell' esame di maturità che avevano approfittato dell' Open day senza limiti di età per le prenotazioni voluto dalla Regione Liguria. Un modo per scacciare definitivamente l' incubo dell' ultimo anno e mezzo di pandemia, prima dell' estate. Aveva così accettato volontariamente di vaccinarsi con AstraZeneca, il giorno dopo, a Chiavari. Ora è in ospedale al San Martino di Genova, reduce da due interventi chirurgici urgenti per evitare il peggio, dopo un grave episodio di trombosi venosa cerebrale.
Una nota della Regione Liguria ripercorre le tappe: la giovane è stata vaccinata il 25 maggio 2021 nella Asl di residenza con vaccino AstraZeneca «dopo anamnesi vaccinale negativa». Il 3 giugno i primi disturbi: si è recata in pronto soccorso lamentando mal di testa e fotofobia. È stata sottoposta ad esami: tac cerebrale ed esame neurologico. Entrambi negativi. Dimessa, ma con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni. Il 5 giugno è ritornata in pronto soccorso con «deficit motori ad un emilato».
Sottoposta a tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia. È stata operata per rimuovere il trombo. E ha subito un secondo intervento per detendere la pressione intracranica derivante dall' emorragia. La direzione del San Martino ha attivato le previste segnalazioni nell' ambito delle procedure di farmacovigilanza verso l' Aifa, indicando anche i farmaci assunti dopo la vaccinazione.
Non si esclude infatti che possa essere stata proprio l' interazione con un farmaco che era stato prescritto alla giovane a complicare la situazione.
«È da questa mattina che siamo in contatto continuo con il San Martino - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. I nostri medici ce la stanno mettendo tutta, stanno lavorando e sono tuttora in sala operatoria per salvare la vita della ragazza. Preghiamo per lei e per i suoi cari in queste ore di apprensione e dolore».
Il caso della giovane ha riacceso i fari sulle possibili conseguenze rare del siero anglosvedese nelle donne sotto i sessant' anni, anche se la correlazione con il vaccino resta da provare, nel caso specifico. Due mesi fa a Genova un' altra donna, Francesca Tuscano, bibliotecaria trentenne, era morta due settimane dopo la vaccinazione, sempre con AstraZeneca.
Per le conseguenze di una trombosi. Sulla vicenda anche la Procura aveva aperto un' inchiesta per omicidio colposo. Toti ha sentito il ministro della Salute Roberto Speranza per comunicare la notizia. In mancanza di diverse disposizioni da parte dell' agenzia del farmaco o del ministero della Salute, le somministrazioni di AstraZeneca agli under 60 in Liguria non verranno sospese.