GRASSO CHE COVID - UN BUON RIMEDIO CONTRO IL CORONAVIRUS È MAGNARE DE MENO, VISTO CHE L'OBESITÀ AUMENTA I PERICOLI IN CASO DI INFEZIONE - IN ITALIA CI SONO 5 MILIONI DI PERSONE IN SOVRAPPESO: SOPRATTUTTO GLI UNDER 50 HANNO RISCHI MOLTO PIU' SUSCETTIBILI AL CONTAGIO - DOVREBBERO QUINDI ESSERE VACCINATI PRESTO A PRESCINDERE DALL'ETÀ...

-

Condividi questo articolo


Antonio G. Rebuzzi per "Il Messaggero"

Docente di Cardiologia Università Cattolica Policlinico Gemelli Roma

 

problemi di peso problemi di peso

Obesità, quanti rischi per quei chili in più. Una patologia che aggrava e, spesso scatena, altre patologie. Lo stretto legame tra grave eccesso di peso e diabete, ipertensione, infarto e malattie renali lo conosciamo bene. La letteratura scientifica e la pratica clinico ce lo hanno ampiamente dimostrato. Ma, forse, non ci aspettavamo che questa condizione ormai così diffusa anche in Italia (5 milioni) aggravasse il decorso di un'infezione virale come quella del Covid-19. L'obesità è stata identificata tra le cause che rendono più complessa la guarigione nei pazienti con coronavirus. Come risulta da uno studio dell'American Heart Association Covid-19 Cardiovascular Disease Registry coordinato da Nicholas S. Hendren e pubblicato sulla rivista Circulation.

 

obesita infantile obesita infantile

GLI OSTACOLI

Una sorpresa per molti, una conferma per chi, quotidianamente, si trova a visitare pazienti che soffrono di obesità. Parliamo di uomini e donne più vulnerabili che, nel momento in cui si ammalano, devono affrontare molti più ostacoli per uscire dalla malattia. Il lavoro americano ha analizzato i dati di oltre 7.600 pazienti affetti da Covid-19 provenienti da 88 ospedali degli Stati Uniti.

 

minori sovrappeso minori sovrappeso

L'obesità tra i ricoverati era iper-rappresentata rispetto alla media della popolazione americana: ben il 43% di loro era obeso. In particolare nei pazienti di età inferiore a 50 anni la percentuale di chi soffriva di obesità tra gli infettati era il doppio della media nazionale.

 

La mortalità tra i pazienti dello studio si è rivelata pari al 17,1%, il 21% del campione è stato sottoposto a ventilazione meccanica. Gli obesi hanno avuto una percentuale di mortalità superiore del 26% rispetto ai non obesi, ed una necessità di ventilazione meccanica superiore dell'80%. In questi pazienti è stato riscontrato anche un rischio maggiore di insufficienza renale nonché di tromboembolismo venoso o polmonare.

 

obesi in pericolo per il virus obesi in pericolo per il virus

GLI UNDER 50

L'associazione tra obesità e prognosi peggiore (morte o ventilazione meccanica) era molto evidente specialmente nei più giovani (sotto i 50 anni) mentre scompariva negli ultra settantenni. Addirittura nei grandi obesi di età inferiore a 50 il rischio mortalità per Covid-19 era del 36% superiore alla media.

 

La ricerca, dunque, ci offre un'ulteriore prova della fragilità di questi pazienti. Nel caso del coronavirus questa si traduce in una maggiore probabilità di ospedalizzazione e, una volta ricoverati, in un rischio maggiore di mortalità o terapia intensiva prolungata rispetto ai non obesi.

 

obesi in italia obesi in italia

Quelli che soffrono di questa patologia dovrebbero essere considerati soggetti ad alto rischio (ma anche avere la coscienza di esserlo) e essere vaccinati presto indipendentemente dall'età.

 

LE INFIAMMAZIONI

Non è, inoltre, escluso che quella particolare condizione non renda il paziente più vulnerabile al virus. Le condizioni legate all'obesità, inclusa l'infiammazione e la permeabilità intestinale, rendono i polmoni dei pazienti obesi più suscettibili al Covid-19. Come testimonia un'altra ricerca della University of Texas Southwestern pubblicata sulla rivista scientifica eLife. «È stato dimostrato che diverse condizioni preesistenti aumentano il rischio di gravità del Covid-19, tra cui l'obesità e il diabete di tipo 2, che spesso vanno di pari passo», spiega Philipp Scherer direttore del Touchstone Center for Diabetes Research dell'ateneo statunitense.

 

obesi a rischio col covid obesi a rischio col covid

L'obesità e il sovrappeso grave sono associate ad elevata mortalità anche per altre patologie e rappresentano un fattore di rischio per numerose malattie croniche come quelle cardiovascolari (ictus, infarto), l'ipertensione e il diabete di tipo 2. Si stima che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 40% di alcuni tipi di tumori possano, direttamente o indirettamente, essere in relazione all'obesità.

L'Istat certifica che l'eccesso di peso riguarda un minore su 4 e la quota raddoppia tra gli adulti con il 46% oltre i 20 anni.

 

obesita' obesita'

Un'emergenza così grave che, nel novembre del 2019, il Parlamento ha votato all'unanimità il riconoscimento dell'obesità come una malattia cronica recidivante a tutti gli effetti. Si era pronti a dare l'avvio a un Piano nazionale di cura e prevenzione. Ma il tornado della pandemia ha rallentato, se non fermato, il progetto.

bambini obesi 6 bambini obesi 6 bambini obesi 5 bambini obesi 5 obesita' 5 obesita' 5 obesità obesità obesita' 4 obesita' 4 obesità obesità obesità obesità obesita' 1 obesita' 1 obesita' 2 obesita' 2 obesità obesità obesità obesità obesita' 3 obesita' 3 bambini obesi 7 bambini obesi 7

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?