Estratto dell'articolo da "il Venerdì di Repubblica"
Dopo una giornata di lavoro vi sentite abbattuti come birilli o sbattuti come polpi? Resistete alla tentazione di buttarvi sul primo divano e di afferrare il telecomando. Andate al museo più vicino. Fa bene alla salute, solleva il morale e rigenera le facoltà cognitive.
Lo dicono Robert e Samuel Kaplan, due ricercatori americani che hanno scoperto i benefici psicofisici dell'immersione in un ambiente museale[…] I due scienziati parlano di effetto restaurativo, cioè di effetto ristorativo, dei musei. Che consiste in una sorta di scossa vitale che resetta il nostro processore mentale e fa ripartire alla grande le sinapsi.
E non è tutto. Altre ricerche stanno mettendo in luce lo straordinario potere rilassante di una camminata fra capolavori artistici. Che accresce le nostre capacità percettive, le nostre abilità associative, il nostro potenziale cognitivo con un rimbalzo gratificante che giova al fisico e al morale.
Stando ai dati di un'indagine condotta su un gruppo di lavoratori che ha trascorso la mezz'ora della sua pausa pranzo in un museo, quei trenta minuti hanno fatto un vero miracolo. Nel senso che il prodotto ha un livello di stress rilasciato pari a quello di cinque ore in panciolle. […]
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