Paolo Russo per “la Stampa”
«Continuando di questo passo, entro fine anno avremo 10 milioni di italiani messi a letto dall'influenza, che per anziani, bambini e immunocompromessi può essere pericolosa». Da qui l'invito del virologo dell'Università di Milano, Fabrizio Pregliasco: «Correte a vaccinarvi».
Pregliasco, come mai tutti questi casi di influenza?
«Tanto virus influenzale in circolazione in effetti non lo si vedeva da molti anni e dipende da due cause. La prima è il tipo di virus, l'H3N2 detto di Darwin, che in Australia ad agosto, ossia nel loro pieno inverno, ha contagiato più persone di quante non se ne siano contate negli ultimi 5 anni.
La seconda è che negli ultimi anni di virus ne è circolato poco per via di mascherine e distanziamento e per questo abbiamo una quota maggiore di popolazione predisposta al contagio. Soprattutto nella fascia da zero a 5 anni, dove l'incidenza settimanale è di 40,8 casi ogni mille abitanti, contro la media generale di 12,9. E proprio i più piccoli sono i maggiori diffusori del virus influenzale in ambiente familiare».
Come ci si contagia?
«Con il cosiddetto droplet, le goccioline che espandiamo nell'aria tossendo o starnutendo. Ma ci si contagia anche toccando oggetti contaminati».
L'influenza di quest'anno è più pericolosa?
«No, ma come i virus che circolavano negli anni passati, anche questo può dare problemi seri quando colpisce anziani, fragili e bambini piccoli che possono andare incontro a complicazioni polmonari, con polmoniti anche letali quando il sistema immunitario è debole».
Che sintomi dà?
«Febbre improvvisa oltre 38 che dura circa tre giorni, accompagnata da sintomi respiratori come naso chiuso o che cola, mal di gola e tosse, insieme a dolori articolari e muscolari. Se la febbre è bassa e si ha solo un po' di raffreddore non è influenza ma potrebbe essere Covid o uno dei virus simil influenzali che circolano in questo periodo».
Si può distinguere l'influenza dal Covid?
«No perché i sintomi, anche se quelli influenzali non sono mai blandi, sono sovrapponibili. Ma soprattutto se si è fragili o a contatto con persone anziane e immunocompromesse è meglio fare un tampone a casa. Anche per intervenire tempestivamente con gli antivirali nel caso sia Covid o si abbia un sistema immunitario compromesso».
Se la si prende come ci si deve comportare?
«Innanzitutto non fare gli eroi e restare a letto al caldo. Poi per proteggere eventuali familiari indossare la mascherina. Quanto ai medicinali, basta prendere un Oki o un Brufen, ma anche in questo caso se la febbre persiste meglio consultare il medico».
Gli antibiotici non vanno mai presi?
«Mai, nemmeno a scopo protettivo per i più anziani, come qualche volta erroneamente sento dire. Unica eccezione la fanno le persone che soffrono di bronchite cronica o nel caso ci sia una contemporanea infezione batterica. Ma in tutti questi casi spetta al medico prescrivere gli antibiotici, mentre è assolutamente sconsigliato fare da sè, attingendo agli avanzi del nostro armadietto dei medicinali».
A chi è raccomandato il vaccino?
«Agli over 60, ai bambini da sei mesi a sei anni, alle donne in gravidanza e agli immunocompromessi per i quali è gratuito».
Si fa ancora in tempo a vaccinarsi?
«Sì, ma bisogna affrettarsi perché i contagi stanno salendo in misura esponenziale. E prima che il vaccino ci immunizzi passano tra i 7 e i 10 giorni».
Perché molti vaccinati prendono ugualmente l'influenza?
«Perché le percentuali di protezione dal solo contagio variano a seconda degli anni tra il 50 e il 70%, anche se quest' anno i vaccini sembrano funzionare bene anche da questo punto di vista. Ma ci si vaccina come per il Covid, ossia per non finire in ospedale o peggio».
Quando arriverà il picco?
«Gli esperti lo prevedono tra 3-4 settimane, proprio nel cuore delle vacanze natalizie. Per cui se si devono prenotare hotel o cenone di fine anno attenzione con gli acconti se non è assicurato il rimborso in caso di malattia».