Estratto dell’articolo di Melania Rizzoli per “il Giornale”
Indubbiamente un cattivo esempio, per l’intera comunità scientifica, quello di Re Carlo, il quale, dopo aver rivelato al mondo intero di essere affetto da un cancro, suscitando un’ondata di emozione e inquietudine non solo tra i suoi sudditi, ha aggiunto che, per quanto riguarda le sue cure, si affiderà anche al suo medico personale, il 71enne dottor Michael Dixon, notoriamente accanito sostenitore dell’omeopatia, una pratica considerata dalla medicina tradizionale alla stregua di un placebo.
Il sovrano del Regno Unito ha sempre dichiarato di essere un convinto sostenitore e praticante di queste «cure» che cure non sono, non avendo esse mai ottenuto alcun effetto terapeutico riconosciuto scientificamente. Ma nel momento in cui una importante personalità come Re Carlo rivela di soffrire di una malattia oncologica e si ritira nella sua residenza di campagna nella contea di Norfolk assieme al suo amico medico omeopata per affrontare al meglio la sua patologia, la notizia suona come un sinistro sostegno della monarchia più famosa, e agli occhi di milioni di pazienti, come una sorta di marchio di garanzia di serietà e legittimità a una pratica da decenni mai riconosciuta e molto discussa.
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Il nuovo medico della Casa Reale, esperto di omeopatia, di pratiche olistiche e allopatiche come l’aromaterapia, la riflessologia, ovvero di un approccio non farmacologico alle patologie, è famoso per aver incoraggiato da sempre le «terapie» complementari, sostenendo che le stesse abbiano un intrinseco valore curativo, e per aver addirittura convinto nel 2006 il principe del Galles a dichiarare, in occasione di un convegno dell’Oma a Ginevra, che era tempo che finalmente «la medicina si liberasse di un approccio mentale solo convenzionale», augurandosi che tali trattamenti alternativi potessero «affiancare le terapie tradizionali purché basati su prove di efficacia», cosa che mai è avvenuta da parte della comunità scientifica internazionale.
La nomina del dottor Dixon in una posizione così rilevante nella famiglia reale, di cui ora si prenderà cura, è avvenuta due mesi dopo la morte della Regina Elisabetta II, la quale non avrebbe di certo approvato la scelta antiscientifica, né avrebbe sostenuto la sostanza più famosa prodotta dall’omeopata, ovvero l’Epimedium, in inglese detta «erba della capra eccitata», un rimedio pubblicizzato dallo stesso per curare l’impotenza, o la «cura della luce bianca», un trattamento stravagante che consisteva nel passare le mani lentamente sul corpo nudo dei malati cronici per aiutarli a guarire, un metodo suggerito al sanitario da una guaritrice cristiana conosciuta nella sua clinica, come anche la «terapia del campo di pensiero» (Tft) per curare le fobìe e le malattie mentali, tutte pratiche subito bocciate sonoramente dalla American Psychological Association.
L’intento del dottor Dixon è sempre stato quello, con la complicità di Re Carlo, di favorire il finanziamento dalla Sanità pubblica inglese (Nhs) della omeopatia e delle sue costole, al punto che lo scorso anno, nella residenza di Clarence House, il re ha ospitato un gruppo di sostenitori della medicina alternativa […] Nel 2017 Re Carlo è stato nominato patrono della Facoltà di Omeopatia inglese, lo stesso anno in cui nel Regno Unito è stata pubblicamente vietata la prescrizione di rimedi omeopatici all’interno del servizio Sanitario Nazionale, cosa che non lo ha indotto nemmeno oggi, e nelle sue attuali condizioni, a mantenere un atteggiamento più neutrale in proposito, come richiederebbe il suo ruolo e soprattutto il suo stato di salute […]
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Il sovrano inglese, che ha avuto notizia della sua patologia oncologica durante il ricovero per eliminare tramite endoscopia la sua ipertrofia prostatica benigna, e che non è stato poi operato chirurgicamente per rimuovere il cancro scoperto durante gli esami di rito (il che fa supporre un probabile tumore del sangue) avrà di sicuro, si spera, già iniziato la terapia farmacologica appropriata, quella cioè riconosciuta ufficialmente dalla scienza
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Il palazzo reale ha reso noto che non pubblicherà regolari aggiornamenti sulla salute del sovrano e sulle cure che riceverà, rispettando la privacy dell’illustre paziente, e noi medici ci auguriamo anche che non venga nemmeno divulgata la diagnosi istologica e di organo dell’origine del suo cancro, per non condizionare le migliaia di malati affetti dalla identica patologia, per non insinuare in loro il dubbio di ricorrere o aggiungere alle terapie oncologiche quelle alternative consigliate […]
il principe harry arriva a londra dopo al diagnosi di re carlo RE CARLO E LA REGINA CAMILLA re carlo e camilla 1 re carlo in clinica per l intervento alla prostata 2 re carlo, william e george re carlo camilla parker bowles re carlo in clinica per l intervento alla prostata 1 re carlo 1 re carlo 2 michael dixon