Estratto dell’articolo di Elena Dusi per “la Repubblica”
È «molto probabile» che l’infezione di Mpox presente in Africa raggiunga l’Europa. Tuttavia, «le possibilità di una circolazione sostenuta sono molto basse, perché i casi importati possono essere diagnosticati rapidamente ». L’asticella dell’allarme posizionata ieri dall’Ecdc — European Centre for Disease Prevention and Control — l’ente europeo per le malattie infettive, non è certo ai livelli della pandemia di Covid. L’Ecdc invita però a infittire i controlli contro il virus parente del vaiolo che causa febbre, dolori, lesioni della pelle e si diffonde per via sessuale o per contatto con le ferite. Il contagio non sembra avvenire — come nel caso del Covid — tramite le goccioline emesse col respiro.
[…] Giovedì un uomo tornato dall’Africa era stato trovato positivo in Svezia.
Ieri un altro in Pakistan, proveniente dal Golfo. «Ci aspettiamo di vedere dei casi isolati anche in Italia, ma abbiamo gli strumenti per riconoscerli in tempo e isolarli» spiega Andrea Gori, direttore del dipartimento di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. Un vaccino prodotto dalla danese Bavarian Nordic è già in uso, anche se disponibile in dosi scarse.
L’epicentro dell’epidemia è la Repubblica Democratica del Congo.
Qui dall’inizio dell’anno si sono contati 14 mila casi e 524 decessi.
L’infezione sta colpendo soprattutto l’ambito del mercato del sesso, dove circola anche molto Hiv. Da lì i contagi si sono trasferiti ai bambini — il 70% dei casi e l’85% delle vittime hanno meno di 15 anni — facendo salire la letalità in alcune zone al 10-11% (circa il decuplo del Covid). «Malnutrizione e altre malattie incidono purtroppo su questo dato. Non ci aspetteremmo le stesse percentuali di letalità in Italia» precisa Gori.
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Vaiolo delle scimmie vaccino contro il vaiolo delle scimmie vaiolo delle scimmie Vaiolo delle scimmie