Da “il Giornale” - a cura di Enza Cusmai*
*con la consulenza di Giancarlo Icardi, direttore di igiene all’Università di Genova
Abitudini corrette per ridurre i rischi di contagio e precauzioni superflue: una guida per scongiurare le psicosi pericolose
Dubbi, comportamenti corretti, precauzioni inutili: dopo i primi casi di Coronavirus in Italia, ecco un vademecum sulle precauzioni necessarie per ridurre al minimo i rischi di contagio e sulle le abitudini che invece non hanno alcuna incidenza sulla diffusione dell' epidemia. Nella foto, l' illustrazione, realizzata nei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta (Stati Uniti), rivela la struttura morfologica del Coronavirus 2019-nCoV, responsabile dell' allerta mondiale.
MASCHERINE PER PROTEGGERSI DAL VIRUS PRODOTTE A WUHAN
1 Via aerea e contatto, ecco come avviene
Il contagio avviene per «via aerea», attraverso le goccioline di saliva espulse da una persona malata con tosse o starnuti. Ma la trasmissione del Coronavirus si verifica anche «da contatto», attraverso le mani contaminate e non lavate, portate alla bocca, al naso o agli occhi. I sintomi della malattia possono comparire da 2 a 14 giorni dopo l' esposizione al virus; in questo periodo il paziente può contagiare chi è a stretto contatto.
2 Mani lavate spesso e gel disinfettanti
La prima raccomandazione da seguire è di lavare di frequente le mani, cioè 3-4 volte entro le 12 ore con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Inoltre, se la mani vengono lavate nei luoghi pubblici (come il bagno di un negozio) si deve chiudere il rubinetto con un fazzoletto di carta. In mancanza d' acqua è opportuno usare del gel disinfettante.
Inoltre, bisogna sempre evitare di toccarsi bocca, naso e occhi con le mani non lavate
IL CADAVERE DI UN UOMO A TERRA A WUHAN
3 Le mascherine? Non servono a nulla
Non servono a proteggerci perché sono fatte di materiali che non impediscono il passaggio di microorganismi come virus e batteri, a differenza di quelle professionali che normalmente vengono utilizzate dagli operatori sanitari. In Cina però sono enormemente diffuse, anche per la suggestione che una barriera seppur sottile come la mascherina possa creare un argine all' ampia circolazione del virus.
4 Rimanere a casa ai primi sintomi
POMPE FUNEBRI IN CINA CORONAVIRUS
Chi ha febbre e sintomi respiratori deve restare a casa. Evitare quindi mezzi pubblici, uffici, palestre, piscine, discoteche, teatri. Fuori casa servono buone regole di educazione. Chi starnutisce deve mettersi la mano davanti la bocca poi lavarsi le mani e disinfettarsi. Il fazzoletto dev' essere eliminato, se dimenticato può diventare un veicolo di trasmissione del virus per qualche ora.
5 Via libera a merci e negozi cinesi
Il virus nell' ambiente esterno può sopravvivere per alcune ore e ancora meno sulle merci e prodotti inscatolati. E siccome dalla Cina i prodotti arrivano tramite nave o aereo, c' è il tempo sufficiente per ammazzare ogni virus. È improbabile quindi che il virus arrivi con un pacco dalla Cina. Di conseguenza non è pericoloso entrare in negozi con articoli cinesi in vendita.
6 Nessuna minaccia nei ristoranti etnici
In Italia non c' è alcun pericolo se si va a cenare in ristorante cinese o dove si mangia il sushi. I prodotti utilizzati sono praticamente tutti italiani e quelli surgelati vengono trattati prima del consumo. Basta l' abbattimento o la cottura per ammazzare qualsiasi eventuale virus. Inoltre il pesce o la carne non possono trasmettere comunque una malattia il cui contagio avviene per via area.
7 Farmaci di supporto ma antibiotici inutili
L' antibiotico non serve a curare una malattia virale né a proteggersi preventivamente.
Non ha alcun senso tenere a portata di mano anche il paracetamolo o l' aspirina. Questi farmaci servono per contenere la febbre.
Per il coronavirus non esiste neppure un' indicazione terapeutica che possa reagire agli antivirali utilizzati per la Sars. Per ora non esistono farmaci specifici, né vaccini. La terapia è solo di supporto.
8 Voli a lungo raggio quelli più a rischio
coronavirus, militari cinesi con la mascherina 8
In aereo, non portatevi la mascherina se dovete viaggiare da Roma a Milano. Il viaggio è troppo breve. Nei tragitti più lunghi, invece, state alla larga da chi mostra sintomi di malessere e pretendete che usino le solite accortezze, dai fazzoletti al lavaggio delle mani. È dimostrato che i contatti stretti sull' aereo siano considerati solo quelli tra le prime e le ultime due fila dell' aereo. Ed è possibile evitare di farsele assegnare.
CIVITAVECCHIA ALLARME CORONAVIRUS SULLA NAVE
9 Auto-valutazione: disponibile un test
La Simt, società di malattie infettive e tropicali, ha messo a punto una scheda di autovalutazione del rischio di infezione da Coronavirus. Al primo sintomo respiratorio o in caso di febbre si può compilare un questionario su viaggi e sintomi personali che aiuta a capire se la propria situazione possa essere rischiosa o se rivela solo un banale raffreddore, così da evitare di intasare studi medici e ospedali senza fondato motivo.
ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus 2 mascherine a disneyland shangai ospedale di wuhan 2 ricercatori al lavoro per il vaccino sul coronavirus ospedale di wuhan 3 coronavirus, militari cinesi con la mascherina 12 ospedali cina per coronavirus 18