Da www.ansa.it
A causa dell'evoluzione nel modo di colpire la palla tra i golfisti c'è una vera e propria 'epidemia' di mal di schiena, che non ha risparmiato i campioni degli ultimi anni. Lo afferma uno studio pubblicato dal Journal of Neurosurgery: Spine, secondo cui i problemi alla spina dorsale riguardano metà dei professionisti ma anche un terzo degli amatori.
I ricercatori guidati da Corey Walker del Barrow Neurological Institute di Phoenix, in Arizona, hanno analizzato lo swing, il colpo che sollecita di più la colonna vertebrale, sia dei campioni moderni che di quelli del passato come Jack Nicklaus e Ben Hogan. Negli ultimi due decenni, afferma lo studio, lo swing è diventato più potente, ed è anche cambiata la tecnica.
Durante la fase discendente c'è una maggiore forza compressiva diretta sui dischi intervertebrali e sulle articolazioni collegate, che li colpisce in modo asimmetrico. Secondo alcune stime le forze in gioco durante un colpo dato con la massima potenza arrivano a 7500 Newton, otto volte il peso medio di una persona.
I problemi arrivano sempre prima, sottolinea lo studio, e hanno già colpito i campioni attuali più noti, a partire da Tiger Woods. "Con più di 300 swing al giorno - scrivono - i golfisti hanno un'esperienza continua di traumi minori alla spina dorsale, che nel tempo si traducono in un processo patogenico che possiamo chiamare 'discopatia traumatica ripetitiva. Gli effetti a lungo termine non sono trascurabili, specie per uno sport che si può fare ad alti livelli per decenni'".
obama al porcupine creek golf club