Viviana Persiani per "il Giornale"
Le manifestazioni di disagi e insicurezze assumono sicuramente forme diverse, ma anche misure eccessive, soprattutto a seguito dei lockdown che abbiamo affrontato e che hanno avuto un forte impatto sulle fragilità dei singoli. Segnali di ansia e di stress emotivo sono in aumento. Così, come testimoniano le impennate di richieste di interventi di chirurgia estetica anche da parte di adolescenti, sia maschi, sia femmine.
«L'adolescenza - spiega Rossan Joo, europsicologa del centro Polispecialistico Sandonato Medica - è quella fase di passaggio caratterizzata da profonde trasformazioni fisiche, psicologiche, famigliari e sociali di cui il corpo diviene il protagonista, il tramite attraverso il quale il giovane cerca di dare una forma e un senso alle proprie contraddizioni». E a proposito di forma, è recente la notizia che ha rivelato un vero e proprio boom di richieste, da parte dei ragazzi, soprattutto tra i 28 e i 32 anni, molto attenti alla loro condizioni fisica, ma anche molto insicuri rispetto alle dimensioni del loro sesso.
Forse il mondo virtuale ha preso il sopravvento e questi giovani faticano a riconciliarsi con il mondo reale? Gli uomini sono sempre più ossessionati dalla loro prestanza fisica, dal loro fisico, quindi dalla statura, ma anche da un'eventuale calvizie. Specialmente di fronte alle donne che, hanno probabilmente idealizzato l'uomo, questi partner si sentono spesso inadeguati. Così come le ragazze che ricorrono ad interventi di chirurgia estetica in età molto giovane, ossessionate dalla ricerca spasmodica di un'immagine di sé perfetta che nasce da un'incapacità di accettazione.
Sono in aumento casi di dismorfismo corporeo, ma anche di ortoressia, di vigoressia, oltre che di tutti quei disordini legati al comportamento alimentare. «L'adolescente utilizza il corpo per esprimersi socialmente, per elaborare la propria identità, per comunicare agli altri i valori cui intende fare riferimento. Il corpo dovrebbe essere portatore di soggettività e intenzionalità e in adolescenza diviene oggetto chiudendosi al mondo come accade in alcune psicopatologie come la depressione».
Il corpo è portatore di significati e, in quanto vivente non deve essere oggetto, ma il mezzo con il quale ci apriamo al mondo, stiamo nel mondo e ci relazioniamo con l'altro. Molto spesso, dunque, le richieste di cambiare il proprio corpo hanno sempre una radice nell'anima. E le nuove generazioni sembrano molto sensibili a tale dimensione, complici soprattutto i social network. Non a caso, sono i giovani ad avere una minor capacità di tollerare i propri difetti fisici.
Il corpo, dunque, è divenuto ancor di più il mezzo con il quale entrare in relazione con un simile. Specialmente nell'ultimo periodo si è modificato il modo attraverso il quale relazionarsi con l'altro, puntando molto sull'immagine perfetta che diviene lo strumento che regola il confronto con un altro individuo minimizzando i rischi di rifiuto. Il corpo è il mezzo per ricercare l'approvazione dell'altro.
È indubbio che, modificare il proprio aspetto, significa prendersi cura di sé, con una ricaduta positiva in termini di autostima; ma non si deve dimenticare l'aspetto psicologico di tali richieste che nascondono motivazioni ben più profonde che andrebbero indagate.