M.B. per “il Messaggero”
Come ben sa chi ne soffre, l'insonnia ha forti ripercussioni sulla qualità della vita. In particolare in questo periodo di emergenza coronavirus, è stato uno degli effetti più comuni della quarantena forzata.
In base a un sondaggio condotto dall'Istituto Piepoli commissionato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, è emerso che il 63% degli italiani in questo periodo ha problemi di insonnia dovuta all'ansia.
Se molti ritengono che parte della colpa sia da attribuire a un uso eccessivo dei device digitali le luci degli smartphone prima di dormire ridurrebbero la produzione della melatonina, l'ormone che regola il ciclo sonno-veglia - è la stessa tecnologia ad offrire strumenti e aiuti di vario tipo per migliorare la qualità del sonno.
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Ad esempio c'è Dodow (49,9 euro), un dispositivo wireless che aiuta ad addormentarsi utilizzando le tecniche di respirazione: basta posare Dodow sul comodino da dove emetterà un delicato raggio di luce blu che si contrae e si espande per circa otto minuti. L'obiettivo è quello di respirare al ritmo della luce che gradualmente rallenterà fino ad arrivare a sei respiri al minuto, creando uno stato di rilassatezza tale da placare qualsiasi pensiero nella mente e accompagnarci tra le braccia di Morfeo.
C'è poi Sound Sleep Pillow (59 euro), il cuscino contenente un altoparlante Bluetooth che riproduce suoni rilassanti che può sentire solo l'insonne e che lo dovrebbe portare a un sonno rilassante. Al cuscino è collegata un'app che monitora le varie fasi del sonno.
L'ERBA TAGLIATA
La tecnologia che aiuta a dormire agisce praticamente su tutti i sensi, anche su quello olfattivo, spesso sottovalutato: ci sono diffusori intelligenti di olii essenziali, lampade multifunzionali in grado di produrre suoni, luci e aromi, come pure sveglie olfattive (Sensor Wake, 85 euro) con varie cartucce speciali che ricreano profumi da quello del caffè appena fatto all'erba appena tagliata.
Sono cambiati anche i tempi: se una volta il dormire poco era motivo di vanto, spesso legato al concetto di carriera di successo, oggi anche prima dell'emergenza Covid sono proprio le aziende multinazionali a stimolare i propri manager e dipendenti di dormire almeno 7 ore a notte.
Diversi studi hanno analizzato il rapporto che esiste tra lavoro e perdita del sonno, evidenziando quanto dormire sia importante per l'economia del Paese. Anche l'ambiente della camera ha la sua influenza sul sonno: Homni (150 euro) ha quattro sensori integrati per analizzare la temperatura, il livello sonoro, la luminosità e l'umidità della camera da letto, sempre monitorabile attraverso la app associata. Homni è anche altoparlante Bluetooth e caricatore smartphone.
GENITORI ANSIOSI
Un caso a parte riguarda l'insonnia di madri e padri di neonati; anche in questo caso l'evoluzione tech può dare una mano. Snoo è la culla intelligente, progettata da un team di designer e ingegneri del MIT supportata dai neo-genitori vip come Jessica Biel, Justin Timberlake e Scarlett Johansson, che riproduce un rumore bianco mentre culla il tuo bambino, aumentando il ritmo del dondolio e del suono quando inizia a piangere e promettendo di calmare il bambino in circa 30 secondi.
Siccome il prezzo era molto alto (1100 euro) all'ultimo Ces di Las Vegas è stata presentata mamaRoo, una sdraietta realizzata dall'azienda 4moms che promette lo stesso risultato con un look meno elegante ma con le medesime funzionalità, ad un prezzo decisamente più economico (359 euro).
Non mancano, per concludere, luci e lampadine intelligenti che imitano il tramonto attenuandosi gradualmente man mano che ci si addormenta e simulando l'alba per il risveglio o varie app di meditazione che attraverso suoni o racconti aiutano a rilassare per favorire il sonno.
sensor wake insonnia snoo dodow 1