Grazia Longo per “la Stampa”
Per il professor Raffaele Antonelli Incalzi, presidente della Società italiana di gerontologia e primario di Geriatria al Campus biomedico di Roma, l' eccessivo numero di anziani che muoiono di coronavirus nel nostro Paese, in proporzione più che in Cina, «è un fenomeno non del tutto chiaro, ma possiamo intravederne alcune ragioni».
Quali?
coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 4
«Innanzitutto gli anziani si ammalano più facilmente perché la loro multimorbilità, ovvero la compresenza di molteplici malattie croniche, è assai elevata. Probabilmente più che in Cina. Ma influisce anche la maggiore attenzione, in Italia, alla salute degli anziani».
In che senso?
«Poiché sono generalmente più seguiti e tutelati, a fronte di malattie note e quindi più facilmente combattibili, ora che il nemico è l' ignoto coronavirus, gli anziani diventato molto più esposti e vulnerabili».
C' è forse una componente genetica che rende la popolazione senile italiana più predisposta rispetto a quella cinese?
«Non è escluso. È allo studio dei ricercatori, mentre è decisamente più probabile la causa dell' inquinamento atmosferico».
Nel Nord Italia più che al Sud quindi?
esercito porta via le bare da bergamo
«Certamente, perché a parte la diffusione del virus per un contagio con effetto domino, la bassa pianura padana lo scorso febbraio ha registrato un livello di inquinamento atmosferico molto alto. L' esposizione all' aria inquinata non ha quindi favorito la "clearance mucociliare", ossia le ciglia sull' epitelio dell' intero apparato respiratorio non hanno lavorato come avrebbero dovuto, non hanno cioè eliminato il muco, che anzi è ristagnato e ha quindi favorito l' infezione».
Quanto ha pesato l' abitudine al fumo?
«Molto. Tra i nostri anziani, ancorché con malattie croniche, c' è un elevato tasso di fumatori».
Possibile che gli italiani siano tanto più vulnerabili dei cinesi?
«Purtroppo in età avanzata cresce enormemente la variabilità individuale. Nel senso che la riserva omeostatica, ovvero la capacità di far fronte alle emergenze, cambia più facilmente da persona a persona. Però non bisogna disperarsi, non bisogna cedere al timore di non riuscire a guarire».
coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 1
Quando si registrano casi isolati di ultraottantenni che guariscono si grida quasi al miracolo.
«In effetti, l' ideale è non ammalarsi. Puntare sulla prevenzione».
A cosa devono fare maggiormente attenzione gli over 65 anni?
«Devono attenersi scrupolosamente alle regole: non uscire di casa, evitare categoricamente contatti sociali, disinfettare gli oggetti che ricevono nella propria abitazione, lavarsi spesso le mani. Se vivono insieme a figli o a nipoti devono mantenere da loro una distanza di almeno due metri, per contenere il pericolo».
La coppia di anziani coniugi separata dal coronavirus
A una certa età si è ancora in tempo per potenziare il sistema immunitario?
«Sì, anche se purtroppo non esistono terapie ad hoc per rafforzarlo. L' importante è mangiare bene, in modo sano, seguendo una dieta di prodotti anti ossidanti».