roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 3
Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"
Dopo il grido d' allarme lanciato dai medici di base - «Stiamo buttando via le dosi di AstraZeneca» - interviene la magistratura contabile. La procura regionale della Corte dei Conti ha avviato una ricognizione sulla distribuzione dei vaccini agli under sessanta. I magistrati guidati da Pio Silvestri interloquiranno con il ministero della Salute e la Regione per avere conferme: davvero, nel pieno della campagna vaccinale si stanno gettando via preparati? Secondo e più complesso interrogativo: Quanto minaccia di costarci lo spreco di vaccini?
Per arrivare a un punto fermo i pm contabili potrebbero, intanto, acquisire documentazione presso le istituzioni competenti. E questo sembra essere il primo passo. Poi, secondo le risposte che otterranno, potrebbero delegare alla polizia giudiziaria ulteriori approfondimenti. Al momento l' avvio di una istruttoria scaturisce da notizie apprese sulla stampa (il Corriere della Sera che giovedì dava conto delle dichiarazioni dei medici di base) ma in seguito potrebbero arrivare degli esposti circostanziati sulla questione.
Benché molto prudenti i pm di via Baiamonti guardano con preoccupazione allo stop and go vaccinale nei confronti del farmaco anglo-svedese. Tuttavia non possono ignorare l' affermazione rivolta all' opinione pubblica dal vicesegretario della Fimmg, Pier Luigi Bartoletti: «Purtroppo alcuni dottori hanno dovuto buttarle da quando sabato è arrivata la circolare che raccomandava l' utilizzo di Vaxzevria (cioè AstraZeneca, ndr ) solo per gli over 60». Parole che alludono a un corto circuito istituzionale. Sulla questione è intervenuta la Regione: «Nessun presunto esubero di dosi di vaccino, non c' è motivo di sprecarle, poiché i medici di base sanno benissimo che basta restituirle alla farmacia ospedaliera o delle Asl».
A garantire l' assenza di fiale smaltite è la stessa Regione, che sottolinea di avere in giacenza 94.025 dosi di AstraZeneca, utili ai richiami per gli over 60, 185 mila tra giugno e luglio. Ma il problema dei flaconcini dispersi del siero per le nuove disposizioni del ministero della Salute resta un nodo per i dottori di famiglia, alle prese con altri ostacoli delle vaccinazioni eterologhe.
I bugiardini dei farmaci infatti - vincolanti per i medici - vietano il mix dei richiami.
«Per evitare il caos nelle vaccinazioni è prioritario il tema sicurezza ma anche il buon senso - dichiara Bartoletti -. Nei nostri studi c' è grande confusione. I richiami a persone sotto i 60 anni devono essere rimandati e riprogrammati, e quelli sopra i 60 può capitare non siano in numero adeguato alle dosi disponibili. I medici hanno in frigorifero al massimo una fiala e dunque ogni singola dose è preziosa. Il rischio di sprechi, benché limitato, è però una possibilità reale».
La Federazione medici ribadisce le contraddizioni attuali: da un lato l' Ema conferma che AstraZeneca è utilizzabile dai 18 anni in su, dall' altro Aifa precisa come i casi di trombosi siano rari nelle prime dosi ma ancora più esigui nelle seconde, contestualmente però prescrive di completare il ciclo degli over 60 anni con Pfizer o Moderna.