L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA SARÀ IL COLPO DI GRAZIA ALLA SANITÀ PUBBLICA – OGNI ANNO MEZZO MILIONE DI ITALIANI SI SPOSTA DA SUD A NORD PER ESSERE CURATO, MA IL DATO E' DESTINATO A PEGGIORARE: IL RISCHIO È CHE LA RIFORMA METTERÀ ANCORA PIÙ IN DIFFICOLTÀ LE REALTÀ PIÙ DEBOLI, COSTRINGENDO MIGLIAIA DI CITTADINI DI MALATI A SPOSTARSI PER CURARSI – I TIMORI RIGUARDANO ANCHE LA CONCORRENZA TRA I SERVIZI PUBBLICI PER IL PERSONALE: I MEDICI SI SPOSTANO DOVE VENGONO PAGATI DI PIÙ E IL RISCHIO È CHE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Michele Bocci per "la Repubblica"

 

migrazione sanitaria 7 migrazione sanitaria 7

Partono con le loro preoccupazioni e il loro desiderio di guarire, spesso insieme a familiari o amici. Si spostano per curarsi, in molti casi perché cercano centri di eccellenza oppure perché non si fidano dell'assistenza nella loro Regione. Circa mezzo milione di italiani ogni anno intraprendono quelli che un tempo si chiamavano, con una brutta espressione, viaggi della speranza. Di solito il flusso di malati è dal Sud verso il Nord anche se va ricordato che nel dato generale ci sono anche coloro che si muovono nella Regione confinante alla propria semplicemente perché lì si trovano le strutture sanitarie più vicine a dove abitano.

migrazione sanitaria 6 migrazione sanitaria 6

 

Certi viaggi si svolgono perché, a ragione o a torto, si ritiene che in certe Regioni le cure siano migliori. Proprio per questo, il timore di medici, sindacati, ricercatori è che con la riforma dell'Autonomia differenziata, che farà crescere di più le realtà locali già forti e metterà in difficoltà le più deboli, la cosiddetta mobilità sanitaria diventi ancora più frequente.

migrazione sanitaria 5 migrazione sanitaria 5

 

«Gli spostamenti in sé non sono legati alla ricchezza del bilancio delle Regioni ma più che altro alla efficienza di presa in carico del paziente», dice Francesco Perrone, il presidente dell'Associazione di oncologia medica Aiom, che lavora al Pascale di Napoli ed è stato uno dei 14 firmatari (tra i quali il Nobel Giorgio Parisi) di un appello per il sistema sanitario che ha avuto enorme risonanza. «Chi è malato non può umanamente reggere liste di attesa troppo lunghe, quindi ha bisogno che la Regione dove vive sia organizzata.

GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI

 

Sennò va via. In questo periodo il Meridione sta migliorando, i segnali ci sono». La riforma potrebbe bloccare la crescita. «I timori riguardano la concorrenza tra vari servizi pubblici per il personale. Se le Regioni ricche pagano un giovane medico il triplo, le povere avranno enormi problemi a reclutare i professionisti, compresi gli infermieri […]».

 

[…] Non è preoccupato il ministro alla Salute Orazio Schillaci, che ha spiegato come «L'Autonomia differenziata già esiste in sanità. Le Regioni hanno grande Autonomia, in questo settore cambierà poco. Ma può essere uno stimolo per migliorare per chi, magari, non è stato particolarmente performante negli ultimi anni».

migrazione sanitaria 3 migrazione sanitaria 3

 

I dati di Agenas, l'Agenzia nazionale sanitaria delle Regioni, sui flussi 2022 smentiscono alcuni luoghi comuni. La maggior parte di chi si sposta (328 mila malati) lo fa infatti per ricevere cure di media complessità. Quelle di alta complessità riguardano 94 mila persone. Poi ci sono 72 mila cittadini che si muovono per prestazioni considerate a rischio inappropriatezza, cioè che potrebbero essere inutili. In oncologia più di un paziente su dieci, cioè 28 mila su 240 mila, cambia Regione per curarsi. La realtà più attrattiva, come noto, è la Lombardia, che assiste quasi 8.400 malati di cancro in arrivo da fuori, ai quali dedica il 18% della sua attività in questo campo.

migrazione sanitaria 4 migrazione sanitaria 4

 

Seguono il Veneto con 4.200 (16%), il Lazio con 4 mila (15%), la Toscana con 2.600 (13%) e l'Emilia-Romagna con 2.100 (11%). Le fughe più significative si hanno da Campania (3.380 e cioè il 18% dei malati), Calabria (3.200 e addirittura il 50% dei malati), Sicilia (2.400 e 16%) e Puglia (2.300 e 14%) […]

migrazione sanitaria 1 migrazione sanitaria 1 migrazione sanitaria 2 migrazione sanitaria 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?