Martina Saporiti per “il Venerdì - la Repubblica”
Il tumore al seno è una malattia tipicamente femminile, ma gli uomini non ne sono immuni. Nel 2019 i nuovi casi di carcinoma mammario maschile (nella foto, l' ingrandimento di un tessuto colpito) sono stati 500, come nel 2018 (dati dell' Associazione italiana di oncologia medica).
Certo, l’incidenza è trascurabile rispetto ai 53 mila nuovi casi del tumore femminile, ma proprio questo rende la malattia insidiosa. Gli uomini spesso sottovalutano i sintomi (noduli, arrossamento della pelle del seno, cambiamenti nella forma dei capezzoli da cui possono fuoriuscire liquidi) ritardando le diagnosi e pregiudicando la guarigione (nel 2016 le morti sono state 144).
I maschi non si ammalano come le donne perché hanno meno tessuto mammario e meno estrogeni (ma obesità o eccessivo consumo di alcol, alterando l' equilibrio ormonale, possono favorire lo sviluppo della malattia).
E un peso ha anche la genetica: di solito il tumore colpisce gli uomini tra i 60 e i 70 anni, ma se si manifesta prima è probabile che sia responsabilità dei geni Brca e soprattutto di Brca2, che da solo riguarda circa il 4-14 per cento dei tumori mammari maschili.
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