Buone notizie per chi nel 2023 è alla ricerca della genitorialità. Futuri mamme e papà, dall'università di Catania una scoperta importante, che potrebbe essere un valido aiuto per chi ha problemi di fertilità, e nel caso specifico, gli uomini. I ricercatori dell'ateneo siciliano, infatti, hanno scoperto che in un rapporto sessuale, la seconda eiaculazione consecutiva, in seguito ad un periodo di astinenza molto breve, rispetto alla prima, potrebbe rappresentare una strategia semplice ed economica per ottenere spermatozoi di migliore qualità, che potrebbero aiutare a raggiungere l'obiettivo di un figlio.
Dettagli importanti
Una scoperta, rivolta in particolare ai pazienti con parametri spermatici alterati, secondo i risultati dello studio del gruppo di ricerca di Endocrinologia dell’ateneo catanese, che potrebbero avere importanti implicazioni nella riproduzione naturale e assistita.
«L’analisi ha mostrato un significativo incremento della concentrazione spermatica e della motilità totale e progressiva nella seconda raccolta rispetto alla prima, soprattutto nei pazienti con parametri spermatici alterati» hanno spiegato gli autori dello studio. Il lavoro pubblicato sulla rivista scientifica, Journal of Clinical Medicine, rappresenta la prima revisione sistematica che indaga l’impatto di un periodo di astinenza molto breve sui parametri spermatici convenzionali e sul tasso di frammentazione del DNA spermatico.
Astinenza rafforza fertilità
«L’esame del liquido seminale rappresenta, ad oggi, una pietra miliare nella diagnosi della fertilità maschile – continuano gli studiosi -. Tra i parametri che possono influenzare l’esame del liquido seminale, l'astinenza sessuale è spesso trascurata, sebbene sia stato ampiamente dimostrato che la durata dell'astinenza sessuale influenzi i parametri spermatici.
Il manuale dell’Oms per l’analisi e il trattamento del seme umano raccomanda che l’esame del liquido seminale debba essere eseguito dopo un minimo di 2 giorni e un massimo di 7 giorni di astinenza sessuale».