Estratto dell'articolo di www.tgcom24.mediaset.it
A Boston, un equipe di chirurghi ha trapiantato un rene da un maiale geneticamente modificato in un uomo di 62 anni, affetto da una malattia renale terminale.
E' una delle prime procedure di questo tipo su un paziente in vita: in passato erano già stati compiuti altri tentativi simili, ma su persone in morte cerebrale. Come riferito dal Massachusetts General Hospital, i segnali finora sono promettenti: l'organo ha iniziato a produrre urina poco dopo l'intervento e le condizioni del paziente continuano a migliorare. Due anni fa il primo trapianto di cuore da un animale geneticamente modificato a Baltimora.
Il paziente, che è un afroamericano, è già in piedi e potrebbe essere dimesso presto. L'operazione può essere considerata un importante passo avanti e offre speranza a centinaia di migliaia di persone che soffrono di questo tipo di malattia.
Se l'operazione andasse a buon fine la dialisi diventerebbe obsoleta
Se i reni di animali geneticamente modificati potessero essere trapiantati su larga scala, la dialisi "diventerebbe obsoleta", ha affermato al New York Times il dottor Leonardo V. Riella, direttore medico per i trapianti di rene al Mass General.
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Lo xenotrapianto, cos'è
Fino a qualche anno fa, era impensabile lo xenotrapianto, ossia il trapianto di organi animali nell'uomo. Ma, grazie all'innovazione scientifica e alle modifiche genetiche sull'organo effettuate in laboratorio, l'operazione è diventata una realtà che si va consolidando in ambito medico.
Il rene geneticamente modificato
In questo caso il rene geneticamente modificato è stato creato dalla compagnia eGenesis, che ha rimosso tra geni potenzialmenti rischiosi che sarebbero stati la causa del rigetto da parte del sistema immunitario umano. In aggiunta, sono stati inseriti sette geni umani compatibili con il paziente. I retrovirus presenti nei maiali, che potrebbero infettare l'uomo, invece sono stati inattivati.