Lettera di un lettore a “la Repubblica - Salute”
Ho 66 anni e per 12 anni ho avuto rapporti sessuali usando tutti i farmaci in commercio. Da 8 mesi, però, non ho più alcuna risposta di erezione. Sono diabetico e da tre anni iperteso, in terapia e con un buon controllo di entrambe le cose. Perché i farmaci non funzionano più?
Risposta di Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo dell’ospedale universitario San Martino di Genova
Gli inibitori delle fosfodiesterasi 5 (viagra, cialis, levitra e spedra) sono dei farmaci sintomatici e quindi non curativi di problemi organici. Questo significa che per il rapporto sessuale è necessaria l’assunzione di questi farmaci, altrimenti non c’è erezione.
Al contrario, quando l’erezione è presente di notte o al mattino, e quindi non esistono problemi organici, allora vuol dire che l’ansia, la paura di non riuscire e l’agitazione impediscono l’ottenimento dell’erezione spontanea al momento dell’atto anche con la vaccinazione anti- influenzale ogni anno: i linfonodi si ingrossano in risposta a un processo infiammatorio in corso.
La reazione viene osservata nel 2% dei casi dopo la prima dose, e nel 7% dei casi dopo la seconda, può comparire più frequentemente entro la prima settimana dall’inoculazione e si risolve rapidamente, dopo pochi giorni, senza nessuna conseguenza.
Un controllo clinico può essere consigliato se l’ingrossamento persiste per oltre sei settimane. Si presenta più spesso nei linfonodi ascellari, in particolare del braccio in cui è stata effettuata l’inoculazione, ma è stata descritta, sebbene con frequenza più rara, anche in altre parti del corpo.
In questi casi sarebbe opportuno un aiuto psicosessuale. La mancata risposta erettiva “alla compressa dell’amore”, dopo anni di buoni risultati, potrà dipendere da un peggioramento dello stato metabolico e quindi si consigliano controlli diabetologici e della pressione, facendo attenzione anche ai farmaci assunti, in quanto alcuni di loro, come beta bloccanti, diuretici, farmaci per la cura del colesterolo e trigliceridi, e molti altri, possono dare disturbi dell’erezione.
Particolare attenzione va poi riservata al controllo delle arterie del pene mediante l’ecocolordoppler dinamico con la puntura di prostaglandine e allo stato ormonale mediante il dosaggio di testosterone e prolattina. Infine, bisogna esclude problemi neurologici, come la neuropatia diabetica.
Una alterazione di uno di questi elementi (vascolare, ormonale e neurologico) puo annullare l’azione degli inibitori delle fosfodiesterasi 5. E quindi non farli funzionare più.