Estratto dell'articolo di Enrico Franceschini per “La Repubblica”
I Paesi dell'Europa meridionale sono spesso in fondo alle classifiche internazionali di vario tipo: produttività, innovazione - perfino felicità, categoria dominata dai nordici con la Finlandia in testa da anni.
Ma c'è un campo in cui gli europei del Sud sono ai primi posti: la longevità. Spagna, Italia, Portogallo, Francia, ma pure microstati come Malta, San Marino e Andorra, figurano tra i primi venti Paesi del mondo con la più lunga aspettativa di vita nel recente rapporto dell'Institute for Health Metrics dell'università di Washington.
A primeggiare in questo settore ci sono anche Svizzera, Singapore e Giappone, ma si tratta di nazioni molto distanti geograficamente. Quelle dell'Europa meridionale, invece, sono vicine, costituiscono un cluster, un gruppo compatto. Come mai? Quale è il segreto della lunga vita degli europei del Sud?
Se lo chiede l'Economist, esaminando una varietà di dati per cercare la risposta. La longevità di svizzeri e giapponesi viene messa generalmente in relazione con la ricchezza di questi due Paesi, in base al principio che i soldi comprano salute, migliore alimentazione, migliori cure.
Ma gli Stati dell'Europa del Sud, pur appartenendo alla fascia dei Paesi industrializzati (due di essi, Francia e Italia, in effetti fanno parte del G7), non sono al livello dei più ricchi in assoluto. Perché allora l'aspettativa media di vita in Spagna per il 2050 (85,5 anni) è superiore a quella della Danimarca (83,5)?
Il settimanale inglese cita tre motivazioni. Una è la "dieta Mediterranea", un'alimentazione a base di pesce, verdura, frutta, farine integrali, olio d'oliva, i cui benefici sono ormai riconosciuti dalla medicina in tutto il pianeta. [...]
Un secondo motivo è che gli europei del Sud si muovono di più. Gli spagnoli guidano l'Europa per maggior numero di passi al giorno: in media quasi 6 mila (10 mila al dì è il numero ottimale suggerito dagli esperti, ma anche la metà è ritenuta un buon risultato). Quale sia la ragione è discutibile. [...]
Ma c'è un terzo elemento che - mescolato ai primidue - fa la differenza, secondo l'Economist: la socialità. I greci sono secondi al mondo nel rispondere positivamente alla domanda: avete visto un membro della vostra famiglia nella scorsa settimana? E gli spagnoli sono in quarta posizione. La cultura della famiglia è forte in tutti i Paesi latini e dell'area Mediterranea, a cominciare dall'Italia.
Tutti gli studi medici concordano che la frequenza dei rapporti con familiari e amici costituisce una rete di protezione sociale che fa bene alla salute e allunga la vita: chi vive solo e ha scarse relazioni fa più fatica a superare le malattie tipiche dell'età avanzata e a non cadere in disturbi psicologici come la depressione.
Il segreto di una lunga vita, insomma, è una somma di fattori: sufficiente livello di sviluppo, buona dieta, movimento fisico, solidi rapporti familiari e sociali per mantenersi attivi. [...]