Niccolò Carratelli per "la Stampa"
LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID
Cosa vuol dire obbligo vaccinale? O meglio, come si applica davvero? Abbiamo chiarito che sarebbe pienamente costituzionale. Siamo in attesa di capire se mai ci sarà la volontà politica (e una maggioranza parlamentare) per approvare una legge che imponga agli italiani l'iniezione anti Covid. Nel frattempo, c'è una domanda che riassume la grande confusione sul tema, l'ha posta qualche sera fa in tv il presidente del Veneto, Luca Zaia: «Vorrei che qualcuno mi spiegasse per filo e per segno come si fa concretamente: con l'accompagnamento coatto? Con l'ammanettamento, l'arresto per la vaccinazione?».
Difficile anche solo immaginare che qualcuno possa finire in carcere o ai domiciliari per non essersi vaccinato. Come pure non è pensabile che i No Vax vengano sottoposti a un trattamento sanitario obbligatorio, stanati casa per casa da infermieri armati di siringa. Il tema della sanzione, di cosa si rischia se non si fa il vaccino è, però, cruciale. Oltre 6 milioni senza una dose Prendiamo gli operatori sanitari e i lavoratori delle Rsa, le uniche categorie in Italia ad oggi obbligate a vaccinarsi contro il Covid (con il nuovo decreto anche per la terza dose).
roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 5
Se rifiutano l'iniezione vengono sospesi dal servizio, lasciati a casa senza stipendio. È successo a 2.113 medici, 500 dei quali si sono poi convinti a scoprire il braccio e sono rientrati a lavoro: meno di un quarto del totale, gli altri resistono rinunciando alla busta paga. Per legge non possono essere licenziati. Succederà lo stesso anche con gli altri lavoratori No Vax, a cui per ora basta fare un tampone?
D'altra parte, escludendo che le forze dell'ordine possano mettersi a fermare sistematicamente le persone per strada per chiedere il certificato vaccinale, i luoghi di lavoro restano la principale occasione di controllo. Ma non tutti i 6 milioni e 700mila italiani over 12 tuttora senza la prima dose lavorano. E, soprattutto, molti sono lavoratori autonomi, artigiani, liberi professionisti, quindi datori di lavoro (e controllori) di sé stessi: già ora eludono serenamente l'obbligo di Green Pass, senza disturbarsi a fare il tampone, potranno fare lo stesso con quello di vaccinazione.
Senza contare che un milione e 100mila sono ragazzi tra i 12 e i 19 anni, che vanno a scuola, senza bisogno del vaccino (o del Green Pass). Per loro, eventualmente, si dovrà adottare una disciplina simile a quella fissata dalla legge Lorenzin del 2017 per gli studenti dai 6 ai 16 anni: per tutelare il diritto allo studio, vanno in classe anche da non vaccinati e i genitori inadempienti possono vedersi infliggere una multa da 100 a 500 euro, su iniziativa della Asl competente, in base a quante delle dieci vaccinazioni pediatriche obbligatorie vengono saltate.
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Non è dato sapere, però, quante sanzioni di questo tipo siano state comminate in Italia negli ultimi tre anni, pare non esistano dati ufficiali. La strada austriaca E allora torniamo al tema centrale: cosa rischierebbe davvero chi non dovesse rispettare l'eventuale obbligo di vaccinazione. Probabilmente solo una multa, magari più alta di quella che si paga ora se si viene beccati senza Green Pass o si viola una delle regole anti Covid.
mario draghi al centro vaccinazione di fiumicino
In Austria, primo Paese dell'Unione europea a introdurre l'obbligo vaccinale, che scatterà da febbraio (non è ancora chiaro per quali fasce anagrafiche), la bozza di legge prevede sanzioni amministrative pesanti, fino a 3.600 euro. Insomma, se non basterà tagliarli fuori dalla vita sociale (con il super Green Pass solo per i vaccinati, per accedere ai luoghi dello svago), l'ultimo tentativo per recuperare i No Vax sarebbe prenderli dal portafoglio: niente stipendio e multa tripla da versare allo Stato.