Melania Rizzoli per “Libero Quotidiano”
Da tre settimane è tutto sospeso. La socialità, l'affettività ed anche la sessualità.
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Mai come in questo periodo ricevo centinaia di domande su modalità di comportamenti comuni, per evitare di essere contagiati dal Coronavirus, da amici, conoscenti e finanche sconosciuti, i quali mi chiamano a tutte le ore, ansiosi, spaventati e preoccupati, chiedendomi consigli medici con voce strozzata e concitata spesso al limite dell'isteria, fino a quando finalmente il tono si placa, si fa basso, vira verso un'aria confidente, quasi confessionale, lievemente imbarazzata, apparentemente scherzosa, e si arriva sottovoce al punto fondamentale, il vero morivo della telefonata: "con il sesso come si fa perdio? Tra i cento che parlano in tv, non c'è uno scienziato che abbia affrontato l'argomento, che lo abbia spiegato, o che ci abbia informato!".
Nei momenti di grandi crisi come quella che stiamo tutti vivendo, dove tutto viene rallentato, fermato, rimandato e proibito, l'istinto alla sessualità equivale a quello della vita, ed emerge con forza nel tentativo di conservare almeno quella benefica gratificazione personale durante l'assedio del virus dal quale siamo circondati e siamo prigionieri, insorge per sentirsi vivi, per scuotere la pausa nera nella quale siamo precipitati, e riempire il vuoto insopportabile che si è fatto spazio silenziosamente nelle nostre anime e nei nostri cuori.
MANIFESTO A BORGOSESIA SUL SESSO E IL CORONAVIRUS 1
Però c'è un però. Perché il sesso al tempo del Corona può essere molto pericoloso. Sebbene non ci siano prove che il Covid19 sia presente nel liquido spermatico e nelle secrezioni vaginali (dove non è stato ancora testato), esso è stato ritrovato nelle feci dei pazienti positivi al test Tampone (trasmissione oro-fecale), oltre che naturalmente in tutte le secrezioni delle vie aeree superiori, muco nasale e saliva compresi. Durante un rapporto sessuale, a partire dal bacio, è molto difficile evitare di entrare in contatto con tali secrezioni, che peraltro vengono emesse in maggiori quantità, per cui, anche se il contagio non è dimostrato che possa avvenire sessualmente, è altamente sconsigliato avere rapporti con partner occasionali o con i quali non si convive, poiché potrebbero essere in contatto con altre persone veicolo di trasmissione del virus.
E se non vi è dubbio che la trasmissibile del Coronavirus avviene attraverso l' atto del baciarsi e la prossimità corporea con una persona inconsapevolmente infetta, nelle norme restrittive attualmente in atto fino al 5aprile non sono state trascritte, tra le forme di contagio oggetto di divieto, tutti i rapporti sessuali tra persone che non vivono nelle stessa abitazione o tra sconosciuti. Il discorso cambia con un partner convivente, che condivide gli stessi ambienti nel periodo di quarantena e che vive a stretto contatto, perché in questo caso i rapporti sessuali non sono sconsigliati, calcolando che nelle unioni stabili di convivenza comune c'è lo stesso rischio di contagio che si condivide per qualunque altra malattia a trasmissione sessuale, a meno che non ci sia un comprovato sospetto di trasgressione di uno dei due componenti con persone estranee al nucleo familiare.
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Inoltre, anche se all'interno di una coppia che abita sotto lo stesso tetto uno dei due risultasse positivo al Tampone, la persona ancora non infetta, sesso o non sesso, condivide di fatto lo stesso rischio di contrarre l'infezione ogni momento ed ogni giorno della vita quotidiana insieme al partner positivo, poiché è la vicinanza estrema, dentro o fuori dal letto, ad essere potenzialmente contagiosa, come per esempio attraverso un semplice abbraccio o una stretta di mano.
Certamente la pandemia che stiamo affrontando ha stravolto tutte le relazioni, ma è la nostra sfera sentimentale e sessuale quella che risente maggiormente dell' isolamento sociale, una condizione sconosciuta, che impaurisce e disorienta, e che paradossalmente favorisce, in chi ha forte l'istinto alla vita, l' aumento del desiderio di abbracciare, di baciare e di fare l'amore, tutte cose che, come quelle che prima ci sembravano scontate e a portata di mano, una volta perdute o proibite, diventano immediatamente vitali ed irrinunciabili.
È anche vero che in queste settimane in cui fioriscono sentimenti di abbandono, di tristezza e di sconforto, dovuti alle separazioni forzate, si sta però riscoprendo l' importanza della funzione mentale della sublimazione, per cui sono cresciute in maniera esponenziale le manifestazioni di affetto espresso verbalmente, come pure l' intenso scambio di regali virtuali che vengono inviati attraverso foto, disegni, poesie, lettere, e-mail, post o storie Instagram spedite in privato, e tutto ciò contribuisce il qualche modo a riscoprire e valorizzare un'esperienza poetica e sentimentale dimenticata, finalizzata a recuperare frammenti d'amore considerati banali e d'altri tempi, oggi rivalorizzati per esorcizzare e tentare di abbattere la violenza emotiva e la tempesta della tragedia che ci circonda.
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È anche vero però, che niente potrà mai sostituire quello che accade nell'incontro d'amore tra due corpi, poiché mancano almeno tre elementi sensoriali fondamentali, il tatto, il calore e il profumo dell'altro, oltre alla ricchezza emotiva che si attiva e si scatena durante quella vicinanza intima ed estrema, una condizione eccezionale che mette in moto emozioni impossibili da replicare in solitudine.
Alla ridotta possibilità di occasioni sessuali, e all'improvviso cambiamento e riadattamento dell intimità di questa fase, supplisce la comunicazione a distanza, come è stato registrato in questi giorni su molti siti dedicati, dove la possibilità del sexting e di giochi piccanti in remoto continuano a tenere alta la tensione erotica , soprattutto nelle coppie che vedono limitata la possibilità di frequentarsi, così come nei nuovi incontri online che si trovano a rinviare a data da destinarsi l'eventuale conoscenza tête-a-tête.
MANIFESTO A BORGOSESIA SUL SESSO E IL CORONAVIRUS
In un periodo di maggiore permanenza a casa non mancano scambi di opinioni in rete sulla forma di contatto considerato più "sicuro", a zero rischio contagio, ovvero quello con se stessi, anzi, mai come in questo momento l'auto erotismo appare al popolo della tastiera un occasione per valorizzarlo come momento piacevole a cui dedicarsi, e come risorsa ed effetto ansiolitico contro la tensione psicologica al tempo del coronavirus.
Le preoccupazioni e l' ansia non sono mai state mai state amiche di una buona sessualità, ed infatti sono molti in questo periodo quelli che accusano, al contrario della maggioranza, il calo dell' appetito sessuale, se non l' azzeramento completo della libido, essendo stata di fatto accantonata e cancellata dalla loro menti in favore di altre priorità, spesso anche con un inconfessato sospiro di sollievo nei confronti della castità inaspettata e piovuta dal cielo.
Il virus inoltre, ha modificato lentamente la regia amorosa di molte vite, facendole sprofondare in un clima di diffidenza e di controllo, di ansia che diventa fobia, di paura che diventa angoscia, al punto che anche un solo gesto, quello che una volta comunicava più di mille parole, come un abbraccio, un bacio o un saluto caloroso, viene respinto con sospetto, facendo galleggiare una moltitudine di soggetti in una carestia sensoriale imposta che disorienta e annienta, che fa sembrare asfittico qualunque desiderio sessuale, come fosse uno scambio rischioso e velenoso, che potrebbe addirittura condurre a morte.
Le pesanti ricadute depressive e i danni provocati dalla sospensione dell' affettività e della sessualità sono ancora incalcolabili, ma quello che è certo è che tornerà il tempo dell'amore, e irromperà anche in modo violento, perché la ribellione alla sofferenza della privazione prevarrà sul triste destino di ogni paura ed ogni timore, quando il nostro corpo inizierà a reagire al declino, a reclamare una buona dose di sensi benefici e salutari per tornare a vivere la vita a pieno ritmo. Incluso quello indispensabile, irrinunciabile e vitale dell' amore.