Dagotraduzione dal Dailystar
Alcuni scienziati del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California, hanno impiantato cellule umane in alcuni embrioni di scimmia macaco, osservando poi gli sviluppi dell'esperimento per 19 giorni prima di interromperne la crescita. Risultato: le cellule umane si sono perfettamente integrate nell'embrione di macaco.
Lo studio ha sollevato non poche questioni etiche e morali nel mondo scientifico. Ma il dottors Juan Carlos Izpisua Belmonte si è difeso spiegando che questa ricerca potrebbe un giorno accorciare le liste d'attesa per i trapianti di organi. Sulla rivista scientifica Cell, ha descritto come lui e il suo team hanno iniettato 25 iPS, o cellule staminali pluripotenti indotte, umane in un certo numero di embrioni di scimmia macaco. Di questi ne sono sopravvissuti più di 100, che hanno permesso agli scienziati di studiare come interagivano tra loro i diversi tipi di cellule.
Le cellule umane (le rosse) integrate con le altre
«Il nostro obiettivo non è generare un nuovo organismo, un mostro», ha sottolineato Belmonte. «E non stiamo facendo niente del genere. Stiamo cercando di capire come le cellule di diversi organismi comunicano tra loro. In questo modo potremo riprogettare i percorsi che hanno successo per consentire a cellule umane di svilupparsi nel modo corretto all'interno di questi animali. Siamo molto, molto eccitati».
Un altro team, operante in Cina, ha progettato embrioni ibridi tra maiale e scimmia. Ma uno studio di questo tipo pone serie questioni etiche. Kirstin Matthews, docente di scienza e tecnologia al Baker Institute della Rice University, afferma che esperimenti simili rendono oscuro il confine tra ciò che è e ciò che non lo è: «Questo esperimento va classificato come umano, visto che contiene una percentuale significativa di cellule umane, o come animale? O qualcos'altro?». E ha aggiunto: «Penso che il pubblico sarà preoccupato, e lo sono anche io