DAGONEWS
In Spagna è già arrivata la seconda ondata di Coronavirus? È l’allarme lanciato da Maria Jose Sierra, vice direttrice del Centro per gli allarmi e le emergenze spagnolo. Sierra ha rivelato le sue preoccupazioni per il recente aumento di casi di Covid-19.
I casi nelle ultime ore sono stati 971 e ci sono 281 focolai attivi che riguardano quasi tremila persone. “Abbiamo epidemie importanti. Potrebbe essere una seconda ondata. Dovremo vedere cosa succederà nelle prossime settimane”, ha detto Sierra.
La situazione spagnola preoccupa anche la vicina Francia, che sta valutando di chiudere i confini per evitare di importare altri contagi. Il numero dei positivi sta aumentando anche nel paese transalpino, che questa settimana ha registrato 4.724 nuovi infetti. La Norvegia invece ha minacciato di aggiungere la Spagna alla sua lista rossa, che significherebbe una quarantena di dieci giorni per tutti i visitatori di ritorno.
andamento dell'epidemia di coronavirus in spagna
Per Madrid (e soprattutto per Barcellona e le coste) sarebbe il colpo di grazia finale: il paese negli anni è stato trasformato in un luna park per i turisti, che valgono il 12% dell’economia nazionale. Già 40mila tra bar, ristoranti e hotel sono finiti con le gambe all’aria e il numero potrebbe aumentare con nuove misure restrittive e due terzi dei turisti hanno annullato le prenotazioni.
La situazione è drammatica, è la prima volta che un alto funzionario sanitario spagnolo usa l'espressione "seconda ondata" dopo la fine dello stato di emergenza del paese il 21 giugno. E l'epidemiologo spagnolo Juan Jose Badiola ha detto di non poter escludere un ritorno nazionale al lockdown totale
persone in vacanza a cala de alfacar, menorca
Nella città di Totana, in Murcia, 30mila persone sono state isolate dopo un focolaio di 55 casi legati a un locale notturno. Le restrizioni sono state inasprite anche a Saragozza e Pamplona e in Catalogna le autorità hanno esortato le persone a rimanere a casa.
Da par suo il ministro del Turismo Maria Reyes Maroto ha cercato di essere ottimista, insistendo sul fatto che la situazione sanitaria in Catalogna e Aragona, le due aree più colpite dal paese, sta "migliorando".
morti per coronavirus in spagna a luglio
Josep Maria Argimon, il segretario della sanità pubblica della Catalogna, ha ammesso che il suo sistema sanitario stava affrontando "giorni critici": 'Non siamo in giorni critici come a marzo, quando le nostre unità di terapia intensiva dell'ospedale erano piene. Ora la cosa fondamentale è che le persone seguano tutte le regole e le linee guida per garantire che la diffusione del virus rallenti. "
2 – CORONAVIRUS SPAGNA, 971 CASI NELLE ULTIME 24 ORE. BURIONI: “CLIMA E ABITUDINI SIMILI, STIAMO ATTENTI”
Spagna, i nuovi decessi da coronavirus sono tre. María José Sierra, del Centro per gli allarmi e le emergenze, ha affermato che “il virus sta circolando” e ha sottolineato che è essenziale “individuare i casi precocemente”.
Sierra ha aggiunto che attualmente sono 281 i focolai attivi, che riguardano 3.000 persone. “Forse siamo nella seconda ondata, dobbiamo vedere quello che succede nelle prossime settimane”, ha detto ancora la responsabile.
coronavirus in spagna casi al 23 luglio
La provincia dove si registra il maggior numero di nuovi casi è l’Aragona, con 415 contagi, seguita dalla Catalogna con 182 e da Madrid con 102. Burioni: “Spagna e Italia simili per clima e abitudini. Virus circola, stiamo attenti”
“Grazie a sforzi sovrumani gli italiani stanno riuscendo a uscire da questo incubo di morte”.
“Ma il virus circola ancora ed è pronto a ripartire, come peraltro ha fatto in Spagna, dove il clima e lo stile di vita non sono certo troppo diversi dal nostro”.
“Insomma, dobbiamo ricominciare a vivere la nostra vita, a lavorare, a vederci e a divertirci. Ma non possiamo permetterci di ignorare alcune semplici e basilari norme di protezione reciproca”.
“Uno di questi è il portare sempre la mascherina negli ambienti affollati”.
Lo scrive il virologo Roberto Burioni in un suo intervento sul suo sito Medical Facts.
“In questi giorni – sottolinea Burioni – si ascoltano molte sterili e inutili discussioni. Alcune sono quelle che tentano di predire un futuro estremamente incerto”.
“Altre sono quelle che continuano a dibattere se chi è deceduto è morto «con il coronavirus» o «per il coronavirus”.
Una discussione “surreale”, spiega l’esperto, ricordando lo studio uscito sulla rivista Jama, che conferma come la mortalità in Italia si sia impennata dopo il 23 febbraio:
“Negli anni precedenti morivano mediamente 4-5000 persone a settimana. Dal 15 al 28 marzo abbiamo superato i diecimila decessi a settimana. Il fatto che questi morti in eccesso siano stati per lo più uomini e siano stati concentrati in Lombardia suggerisce fortemente che questo eccesso di morti sia legato al coronavirus”
morti per coronavirus in spagna
spiaggia a malaga persone con la mascherina in spiaggia a malaga coronavirus catalogna coronavirus spagna 6 coronavirus spagna 5 ROBERTO BURIONI ROBERTO BURIONI coronavirus spagna coronavirus spagna 1 coronavirus spagna distribuzione mascherine a madrid coronavirus spagna 8 CORONAVIRUS SPAGNA ANZIANI ospedale albacete di valencia 1 CORONAVIRUS SPAGNA ANZIANI coronavirus madrid spagna coronavirus spagna madrid spagna fine del lockdown spagna fine del lockdown 1 donna si spoglia e sale su un'auto della polizia a torremolinas, in spagna 4 barcellona distribuzione mascherine coronavirus spagna