LE TERAPIE INTENSIVE ITALIANE LANCIANO L'ALLARME: "SE NON VERRÀ APPLICATA IN MODO STRINGENTE LA NORMA SUL GREEN PASS, POTREMMO RAGGIUNGERE UNA SITUAZIONE DRAMMATICA NEL GIRO DI UN MESE E MEZZO CIRCA IN TUTTO IL PAESE" - "IL GREEN PASS DEVE DURARE 6 MESI, IN CONSIDERAZIONE DEL CALO DI EFFICACIA DEL VACCINO DOPO TALE PERIODO"

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Da "la Stampa"

 

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Dopo l'allarme degli anestesisti tedeschi («Stiamo andando verso la catastrofe», hanno detto due giorni fa), arriva anche quello degli anestesisti italiani. «Attualmente c'è una situazione allarmante per l'occupazione delle terapie intensive in Friuli Venezia Giulia, oltre la soglia del 10%, e nella provincia autonoma di Bolzano», spiega il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri, Alessandro Vergallo.

 

«La situazione è preoccupante anche in Veneto - continua -. In generale, se non verrà applicata in modo stringente la norma sul Green Pass e non si incentiveranno le terze dosi, potremmo raggiungere una situazione drammatica nel giro di un mese e mezzo circa in tutto il Paese».

 

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Un messaggio che fa il paio con quello dei medici di pronto soccorso, protagonisti due giorni fa di un flash mob a Roma per protestare viste le difficili condizioni di lavoro cui sono costretti, tra emergenza e carenza di personale: «Non sappiamo come affrontare l'inverno». Tra gli interventi suggeriti da Vergallo c'è anche la riduzione della durata del Green Pass: «Chiediamo che venga portata da 12 a 6 mesi, in considerazione del calo di efficacia del vaccino dopo tale periodo». Tutte le regioni italiane sono ormai da settimane sopra la soglia d'incidenza (50) che vale la zona gialla e si stanno avvicinando (in qualche caso superandoli) ai limiti di occupazione di reparti ordinari (15%) e rianimazioni (10%). -

 

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