Laura Avalle per “Libero quotidiano”
uomo si masturba in una panchina 1
Per le nostre nonne, fino a qualche decennio fa, la masturbazione portava con sé solo disgrazie come cecità e altre sciagure. Oggi i tempi sono cambiati e l'autoerotismo è diventato una sorta di medicina per lui e per lei, senza controindicazioni. O quasi. Ce ne parla il professor Alessandro G. Littara, sessuologo e andrologo di Milano: «L'autoerotismo fa bene a tutti, uomini e donne. Per gli uomini, oltre ai benefici generali (miglioramento dell'umore, diminuzione della tensione, miglioramento del sonno, aumento delle difese immunitarie, ecc.), la masturbazione ha delle ripercussioni specifiche di cui beneficiano l'intero apparato riproduttivo e la vita di coppia: il frequente ricambio di liquido prostatico e di liquido seminale limita la possibilità di infiammazioni e infezioni.
uomo si masturba in una panchina
Inoltre è un ottimo allenamento per contrastare la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce. Masturbarsi non solo aumenta il desiderio (aumentando il livello di testosterone), ma permette di ridurre l'ansia da prestazione e aumentare i tempi del rapporto, con beneficio proprio e del partner. Al femminile, numerosi studi provano che le donne che si dedicano a questa pratica hanno una vita sessuale generalmente più attiva e soddisfacente. Masturbarsi è inoltre il modo migliore per conoscere i propri punti sensibili e scoprire il proprio corpo: clitoride, punto G e altre zone erogene.
Esercitarsi è utile per scoprire come raggiungere l'orgasmo e questo permetterà anche di guidare il partner a ottenere la maggior soddisfazione per entrambi. Di contro, la masturbazione fa male quando diventa un pensiero fisso, un impulso incontrollabile. Quando la pratica autoerotica si sostituisce a un sano rapporto con gli altri, diventando un comportamento compulsivo, incontrollato, che ha il bisogno di essere effettuato in una maniera meccanica e rituale e che finisce con l'interferire nella vita quotidiana, creando problemi di relazione».
Colpa del dilagare della pornografia online? Risponde Littara: «Il problema esisteva anche prima, quindi al massimo si può parlare di una concausa. Le cause più frequenti di dipendenza sono da ricercarsi nelle caratteristiche dell'ambiente che circonda la persona, in particolar modo nelle prime fasi della crescita. L'abuso o l'esposizione precoce a contenuti di tipo sessuale, per esempio, può contribuire allo sviluppo di alcuni dei tratti responsabili del comportamento compulsivo.
A volte la sensazione di essere respinti o rifiutati dal proprio gruppo sociale di appartenenza può portare a ricercare altre modalità, meno sane, di gratificazione sessuale. In altri casi entrano in gioco alterazioni della chimica del cervello, con eccesso di produzione/carenza di determinati neuromodulatori». Come fare a capire quando una masturbazione è normale o compulsiva? «La vera differenza sta nell'incontrollabilità dell'impulso masturbatorio. In determinati casi la masturbazione cessa di essere un approccio ludico alla sessualità e diventa una strategia utilizzata per alleviare le emozioni negative e generarne di positive. Alcune persone descrivono la propria dipendenza come una sorta di anestetico: un modo per attenuare gli eventi difficili».
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