Estratto dell’articolo di Vera Martinella per “Salute – Corriere della Sera”
Quali sono le novità più importanti per la cura dei tumori? In questi giorni è in corso a Chicago il congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco), l’appuntamento mondiale più importante per la comunità oncologica, durante il quale vengono presentate le ricerche scientifiche considerate più rilevanti. Nell’edizione 2024 verranno esposti gli esiti di oltre 5 mila studi ed è possibile farsi un’idea di ciò che di più promettente è in arrivo e che potrebbe migliorare le sorti di tanti malati.
«Sarà l’anno degli anticorpi coniugati che hanno dimostrato di cambiare in meglio la cura di molti tipi di tumori che ancora non riescono a essere trattati in modo efficace, come per esempio i carcinomi mammari inoperabili fin dalla diagnosi oppure metastatici, le neoplasie gastriche e vari tipi di cancro con mutazione Her2 — dice Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione nuovi farmaci per terapie innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano —. In pratica sono farmaci composti da due parti: un anticorpo monoclonale progettato per riconoscere e legarsi specificamente a un bersaglio ben specifico, presente solo sulle cellule cancerose e non su quelle sane, coniugato a un potente chemioterapico.
Questo permette da una parte una grande efficacia terapeutica, perché il chemioterapico trasportato e «sganciato» sul bersaglio da colpire ha una grande potenza distruttiva; d’altra parte, però, la tossicità per le cellule normali (e dunque per l’organismo del paziente) è assai ridotta visto che la cura è mirata».
Altro grande tema, i vaccini anti-cancro a mRna: la comunità scientifica ferve e c’è molta attesa per i risultati delle sperimentazione. Al momento sono oltre 40 quelli testati in diverse neoplasie (prostata, carcinoma polmonare non a piccole cellule, seno triplo negativo, colon retto), alcuni dei quali già in fase avanzata di studio, a cominciare dal melanoma, il primo in arrivo.
Innanzitutto una premessa: si chiamano vaccini, ma non rendono «immuni» dal cancro (come quelli anti-influenza o varicella).
Servono ai pazienti con un tumore, non alle persone sane, e per loro rappresentano un progresso importante.
[…] Lo scopo non è prevenire la malattia, ma aiutare e supportare il sistema immunitario dei malati a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore. I vaccini antitumorali a mRna personalizzati sono quindi progettati “su misura” con il fine di innescare il sistema immunitario a uccidere esclusivamente le cellule tumorali […]
Al centro dell’attenzione ad Asco 2024 ci sono anche i biomarcatori e le target therapy: […] oggi sapere se un tumore ha o meno una determinata mutazione genetica può fare una grande differenza perché è anche in base a questa informazione che per molti tipi di cancro si decide la cura. In pratica gli oncologi optano per un farmaco o una combinazione di medicinali proprio in base al cosiddetto profilo molecolare della malattia.
[…] le target therapy, infatti, possono essere utilizzate soltanto se nelle cellule tumorali si rileva la presenza di specifici marcatori
Le stime dicono che circa il 25% dei pazienti potrebbe ricevere una terapia mirata proprio grazie alle analisi genomiche che scoprono le alterazioni molecolari […]
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