Fiorenza Sarzanini per il ''Corriere della Sera''
mascherine coronavirus supermercato
Tavoli distanziati per muoversi in almeno 4 metri quadri. E così tenere la distanza dagli altri clienti. È la soluzione che potrebbe essere adottata per riaprire bar e ristoranti dal 18 maggio, data decisa dal governo per frenare le richieste dei governatori che chiedevano di anticipare all’11. Ma è una scelta che secondo i gestori rischia di far chiudere il 60% dei locali. E dunque si tratta ancora in attesa del parere finale del comitato scientifico che ieri ha fornito altre due indicazioni importanti su migranti e scuola.
La linea è netta: attenzione alla regolarizzazione degli stranieri perché c’è il rischio di far risalire i contagi da coronavirus e niente termoscanner per gli studenti. Ora la parola passa al governo «per progettare quella ripartenza» che secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si affronterà «con la coesione di cui siamo stati capaci».
In piedi al bar
Per chi va al bar e rimane al bancone la distanza minima sarà un metro e 20 centimetri dalle altre persone. Gli ingressi dovranno comunque essere contingentati e il personale dovrà indossare guanti e mascherina. Quando si parla di cibo e bevande gli scienziati sono espliciti: il droplet (le goccioline di saliva che trasmettono il Covid-19) è uno dei veicoli di trasmissione più forti dunque si deve fare massima attenzione.
I ristoranti
Ancor più severe le misure quando si va al ristorante. La distanza tra avventori potrebbe arrivare a 2 metri e questo vuol dire che tra i tavoli si sale almeno a 4. Quando si sta seduti non ci sono obblighi sulle protezioni, ma per andare al bagno o alla cassa sarà obbligatorio anche per i clienti indossare la mascherina. All’ingresso e alle casse sarà obbligatorio il dispenser del disinfettate, i locali dovranno essere sanificati e ventilati, per impedire le file potrebbe diventare obbligatoria la prenotazione. In ogni caso non si potrà sostare davanti ai locali.
All’aperto
La raccomandazione, almeno in questi mesi di “Fase 2” segnati dalla stagione calda è favorire i tavoli all’aperto, sia pur mantenendoli lontani anche per evitare che ci sia contatto tra personale e clienti.
Gli studenti
La ripresa della scuola sarà analizzata in ogni fase, ma gli scienziati hanno già chiarito «la misurazione della temperatura corporea ha una limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili e in considerazione delle complessità nella rilevazione, anche in termini di prevenzione di aggregazione, non se ne raccomanda l’utilizzo».
Gli stranieri
Nel parere sulla regolarizzazione dei braccianti stranieri chiesto dal governo il Comitato «valorizza il potenziale rischio rappresentato da una comunità di persone che vivono in condizioni igienico-ambientali degradate, senza alcuna possibilità di azioni di prevenzione» e aggiunge: «Il possibile impiego di questo personale, in assenza del distanziamento fisico, l’uso di mascherine e guanti, comporta evidentemente il rischio di contagi interpersonali decisamente pericolosi per “i lavoratori stranieri irregolari e privi di permesso di soggiorno” e per la popolazione residente nelle medesime aree dove i migranti saranno destinati al lavoro».
PRANZI E CENE PRENOTATI PER SCONGIURARE LE CODE
Prima di andare al ristorante bisognerà effettuare la prenotazione perché non sarà possibile sostare all' esterno del locale per evitare assembramenti. I tavoli dovranno essere distanziati e anche i commensali - a meno che non siano conviventi - dovranno mantenere una distanza che dovrebbe essere di 1 metro e 20.
Molto più ampia la metratura tra i vari tavoli per consentire al personale di passare agevolmente senza entrare in contatto con i clienti.
Quando si sta seduti non serve la mascherina che dovrà invece essere indossata quando ci si alza per andare al bagno o alla cassa. Non ci saranno altre possibilità di spostamento all' interno dei locali. Il personale di sala, i cuochi e chi sta in cucina dovranno sempre indossare le mascherine e i guanti. Alle casse e all' ingresso dovranno esserci i dispenser.
NEI LOCALI TUTTI SEDUTI ANCHE SE ALL'APERTO
Una serie di regole dovranno essere seguite dai bar - ma anche pub, pasticcerie, gelaterie e tutti i locali di vendita di cibo e bevande - per garantire la ventilazione nei locali, il lavaggio delle stoviglie, le misure per l' igiene individuale del personale che dovrà usare sempre la mascherina e i guanti. La distanza dal bancone dovrà essere di 1 metro e 20 centimetri, 2 metri dagli altri. Non si potrà comunque stazionare all' interno o fermarsi in più persone in attesa di essere serviti. Gli scienziati raccomandano di favorire la sistemazione dei tavoli all' aperto anche se i clienti dovranno stare tutti seduti e non sarà possibile fermarsi in piedi in gruppo come accadeva prima dell' epidemia.
take away plexiglass e mascherine
Dovranno esserci erogatori del disinfettante e tutti i locali dovranno essere sanificati e puliti più volte al giorno.
STEWARD E DISTANZE LE IDEE PER LE SPIAGGE
Entro la fine della settimana gli esperti del comitato tecnico scientifico dovranno fornire il parere su come andare negli stabilimenti balneari. Al momento la misura su cui si discute rimane quella di 10 metri quadri per ogni postazione - lettini e ombrelloni - in modo da garantire il distanziamento tra i clienti che dovranno comunque prenotare in anticipo l' ingresso e comunque andare scaglionati per evitare gli assembramenti nelle aree comuni dove dovranno essere seguite le stesse regole di bar e ristoranti per quanto riguarda i posti di ristoro. Vietato l' accesso ai venditori ambulanti e a chi non ha il posto.
Saranno utilizzati gli steward per regolare la permanenza sugli arenili e anche l' uso delle attrezzature comuni che dovranno comunque essere sanificate.
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