Francesco Grignetti per "la Stampa"
I dubbi sul piano vaccinale crescono anche laddove non li aspetti. Tra gli agenti di polizia, ad esempio: sono stati inseriti tra le categorie di lavoratori a rischio, e quindi con loro si può partire subito con AstraZeneca. Ma leggono che non si può utilizzare per gli over-55. Sentono che l' efficacia è minore degli altri vaccini. E così cresce un certo malumore, veicolato dai sindacati autonomi di polizia, a cui ieri il Capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli ha cercato di porre rimedio.
franco gabrielli foto di bacco
C' è stata una lunga videoconferenza con i responsabili dei vari sindacati. «Io mi farò vaccinare con AstraZeneca appena possibile», ha esordito Gabrielli. E poi ha precisato che è stata una scelta non solo italiana, ma europea, quella di rivolgersi a più aziende farmaceutiche. Quindi è sottinteso che non potrà essere il singolo cittadino, o la singola categoria, a scegliersi il vaccino che più lo aggrada. Resta comunque la necessità di vaccinarsi e anche al più presto.
Non era forse la risposta che si attendeva il Sap, che avrebbe voluto l' equiparazione del personale di polizia a quello sanitario e non a quello scolastico. Uil-polizia e Silp-Cgil non entrano invece nel merito, scrivono che «non è nostra competenza operare una scelta di merito rispetto ad una profilassi piuttosto che un' altra», ma chiedono comunque la scelta migliore da parte dell' amministrazione, e che il personale non sia lasciato in balia di venti piani regionali «soprattutto per ciò che riguarda la programmazione».