Dagotraduzione dal New York Times
La Food and Drug Administration si prepara ad autorizzare l'uso del vaccino Pfizer contro il coronavirus per gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni entro l'inizio della prossima settimana. I risultati dimostrano infatti che il vaccino è altrettanto efficace in quella fascia di età di quanto lo sia per gli adulti.
L'autorizzazione, che sarà un emendamento dell'attuale autorizzazione all'uso d'emergenza per il vaccino Pfizer, potrebbe arrivare già alla fine di questa settimana. Se verrà concessa, è probabile che il comitato sui vaccini dei Centers for Disease Control and Prevention si riunisca il giorno successivo per esaminare i dati della sperimentazione clinica e formulare raccomandazioni per l'uso del vaccino negli adolescenti.
Se da una parte questa è una buona notizia, dall'altra solleva alcune questioni pratiche ed etiche. Gran parte del mondo chiede a gran voce di ricevere l'eccesso di vaccini prodotti negli Stati Uniti. La questione che si apre è: utilizzare le forniture per immunizzare gli adolescenti, finora risparmiati dal virus, o destinarle alle fasce di popolazione che nel mondo sono più a rischio?
«Penso che sia necessario aprire un tavolo nazionale e mondiale sull'etica del vaccinare i bambini, che sono a basso rischio di gravi complicazioni, mentre non ci sono abbastanza vaccini nel mondo per proteggere gli adulti ad alto rischio di morte», ha detto Jennifer B. Nuzzo, epidemiologa presso il Johns Hopkins Center for Health Security.
L'attuale fornitura di vaccini negli Stati Uniti è notevole: 65 milioni di dosi consegnate (dato aggiornato a lunedì 3 maggio) ma non ancora somministrate, di cui 31 milioni di Pfizer-BioNTech's, circa 25 milioni di Moderna e 10 milioni di Johnson & Johnson. Il vaccino AstraZeneca non è stato ancora autorizzato.
Il vaccino Pfizer è iniettabile dai 16 anni in su, Moderna dai 18 (ma è in sperimentazione per i ragazzi 12 ai 17 e per la fascia d'età 6 mesi-12 anni).
Al via la valutazione dell'Ema sull'estensione del vaccino anti-Covid di Pfizer e BioNTech, negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni. È quanto si legge in una nota dell'Agenzia europea del farmaco, informando che l'esito della valutazione è «previsto per giugno a meno che non siano necessarie informazioni supplementari».
Comirnaty, autorizzato per la prima volta in Ue nel dicembre 2020 - ricorda l'Ema - è attualmente approvato a partire dai 16 anni di età. Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'agenzia regolatoria condurrà «una valutazione accelerata dei dati presentati dall'azienda che commercializza Comirnaty, compresi i risultati provenienti da uno studio clinico di grandi dimensioni in corso su adolescenti a partire dai 12 anni di età, per decidere se raccomandare l'estensione di indicazione. Il parere del Chmp sarà quindi trasmesso alla Commissione europea, la quale adotterà una decisione finale giuridicamente vincolante e applicabile in tutti gli Stati membri dell'Ue».
Studenti vaccinati Vaccino adolescenti