IL FUTURO SOTTO IL NASO
Mattia Feltri per “la Stampa”
Per comprendere perché il governo italiano è inflessibile nell'applicazione del Green Pass e prudente nel diradare le misure profilattiche, forse è necessario guardare all'Inghilterra. Il Paese lodato da tutti per aver saputo prima e meglio degli altri approvvigionarsi dei vaccini e somministrarli, e prima e meglio degli altri allentare l'assedio del Covid, negli ultimi tempi viaggia a 45-46 mila contagi al giorno.
L'Italia ieri ne ha registrati 2 mila e 700. Le cause della recrudescenza del virus sono numerose, la prima delle quali, stranota, ha a che vedere con l'aggressività della variante Delta (però stradominante pure in Italia). Il sospetto, confermato da un'indagine di The National, è che la pandemia sia ripartita in coincidenza con gli allentamenti di luglio - niente mascherina, niente limiti nei locali pubblici, niente accortezze nelle scuole, niente Green Pass - e i risultati si colgono ora in spettacolare evidenza.
Poi, probabilmente nei vaccinati si riducono gli anticorpi, presto succederà anche a noi, e la campagna per la terza dose non è sollecita quanto la precedente. È come se l'Inghilterra ci stesse mostrando il futuro, qualora seguissimo il loro esempio, allo stesso modo con cui nella primavera dell'anno scorso noi mostrammo il futuro all'Europa.
Se non saremo bravi con le terze dosi, e se illudendoci di aver vinto rinunceremo troppo facilmente alle restrizioni, ci ricascheremo di nuovo e le restrizioni toccherà infittirle. Il problema resta il solito: spiegarlo a quelli contro il lockdown ma anche contro i vaccini, contro il Green Pass ma anche contro i locali chiusi. E la chiamano libertà.
GRAN BRETAGNA, SECONDO GIORNO CON 45 MILA NUOVI CONTAGI
D.N. per il “Corriere della Sera”
Ieri in Gran Bretagna ci sono stati per il secondo giorno 45 mila nuovi contagi. Per l'esatezza 44.932 casi e 145 decessi, giovedì erano stati rispettivamente 45.066 e 157. Numeri così alti non si registravano dal 20 luglio, quando si erano toccati i 46.558 nuovi casi. Due le ipotesi: da una parte la causa sarebbe da ricercarsi nel ritorno degli studenti a scuola in pre-senza, cosa che sarebbe confermata dal fatto che buona parte dei casi di contagio interessa i ragaz-zi in età scolare.
Un'altra ipotesi potrebbe però spiegare, almeno parzial-mente, questo picco di contagi: un notevole numero di test molecolari che hanno fornito risultati negativi errati, causando una falsa sicurezza in chi li ha ricevuti e inconsapevol-mente ha contagiato altri. L'errore riguarda una clinica di Wolverhampton, a 21 chilometri da Birmin-gham. I test sbagliati hanno coinvolto 43 mila persone e sono relativi a risposte date fra l'8 set-tembre e il 12 ottobre.
Un'indagine è stata aperta sul grave episodio e l'attività del laboratorio sotto accusa è stata sospesa. Il programma «Test and Trace» della Sanità pubblica inglese sta ora contattando le perso-ne interessate perché ripetano il test, raccoman-dando anche ai loro stretti contatti, se sintomatici, di farsi controllare. Immediate le critiche al governo che, secondo il laburista Jonathan Ashworth, ministro ombra della Salute, ha affidato a una ditta privata, che non esisteva prima del maggio 2020, «un lucroso contratto da 120 milioni di sterline» per gestire il laboratorio al centro della vicenda.