IL VIRUS È IN ITALIA? IL POLICLINICO DI BARI NON PUÒ ESCLUDERE CHE LA DONNA ARRIVATA DALLA CINA SIA POSITIVA AL ''NCOV'' - L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ ECCEDE IN CAUTELA E NON DICHIARA L'EMERGENZA INTERNAZIONALE: ''PER ORA CONTAGIO UOMO-UOMO SOLO IN CINA'', DOVE I MORTI ARRIVANO A 25 E I CONTAGIATI SONO CLAMOROSAMENTE SOTTOSTIMATI - TRASPORTI BLOCCATI IN 9 CITTÀ, CHIUDE PURE DISNEYLAND

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  1. VIRUS CINA: POLICLINICO BARI, DONNA POSITIVA A MICOPLASMA

mercato tradizionale cinese mercato tradizionale cinese

 (ANSA) - "In base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva". Lo comunica in una nota il Policlinico di Bari con riferimento al sospetto caso di coronavirus 2019-nCoV in una donna barese tornata dalla Cina da pochi giorni e ricoverata da ieri sera in isolamento.

 

  1. VIRUS CINA: BRUSAFERRO (ISS), NON C'È CONFERMA PER CASO BARI

fiumicino paura per il coronavirus fiumicino paura per il coronavirus

 (ANSA) - "In base alle analisi effettuate presso il Policlinico di Bari non è confermato al momento che la paziente abbia una infezione da corona virus 2019-nCoV. I servizi diagnostici hanno isolato un diverso agente etiologico noto per causare la patologia in atto": a spiegarlo e' Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità riguardo al primo caso sospetto in Italia di virus cinese per una donna di Bari.

 

fiumicino paura per il coronavirus 2 fiumicino paura per il coronavirus 2

 "La gestione di questo caso conferma come il sistema di sorveglianza nel nostro paese per affrontare i casi di coronavirus è pienamente attivo ed efficiente. E' importante mantenere l'attenzione sul rischio ma anche considerare che la definizione di caso adottata a livello internazionale considera come potenzialmente a rischio le persone con sintomatologia legata ad infezioni delle alte vie respiratorie come tosse, febbre che negli ultimi 15 giorni sono state a Wuhan", ha concluso Brusaferro.

 

  1. VIRUS CINA: GOVERNO, 25 MORTI E 830 CASI ACCERTATI

fiumicino paura per il coronavirus 1 fiumicino paura per il coronavirus 1

(ANSA-AFP) - Il governo cinese ha confermato il bilancio di 25 morti da coronavirus aumentando il numero dei casi accertati a 830. Le autorità locali avevano parlato ieri di 25 morti e 616 contagi. La Commissione sanitaria nazionale ha aggiunto che i casi sospetti al momento all'esame sono 1.072.

 

  1. VIRUS CINA: GOVERNO, 25 MORTI E 830 CASI ACCERTATI

(ANSA-AFP) - Il governo cinese ha confermato il bilancio di 25 morti da coronavirus aumentando il numero dei casi accertati a 830. Le autorità locali avevano parlato ieri di 25 morti e 616 contagi. La Commissione sanitaria nazionale ha aggiunto che i casi sospetti al momento all'esame sono 1.072.

coronavirus ospedale di wuhan coronavirus ospedale di wuhan

 

  1. VIRUS CINA: STOP TRASPORTI IN 9 CITTÀ,32MLN COINVOLTI

(ANSA-AFP) - Le autorità cinesi hanno imposto il blocco ai trasporti pubblici in una nona città. Salgono così a 32 milioni i cittadini coinvolti dai blocchi nel Paese a seguito dell'epidemia di coronavirus. Le autorità di Jingzhou, nella provincia di Hubei - culla dell'epidemia di coronavirus - hanno imposto lo stop al traffico ferroviario in uscita dalla città, ai trasporti pubblici, ai bus turistici, traghetti e ogni altro tipo di imbarcazione.

 

  1. VIRUS CINA: CHIUDE DISNEYLAND SHANGHAI

 (ANSA) - Disneyland Shanghai chiude temporaneamente i battenti al fine di "garantire la salute e la sicurezza dei nostri ospiti" a seguito dell'epidemia di coronavirus scoppiata nel Paese. Lo annuncia la stessa Disneyland Shanghai. La chiusura di tutte le strutture inizierà a partire da domani.

 

diffusione del coronavirus cinese diffusione del coronavirus cinese

  1. OMS, NON È EMERGENZA. CONTAGIO UOMO-UOMO SOLO IN CINA

(ANSA) - L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso che "non è il momento" di dichiarare un'emergenza di salute pubblica internazionale per l'epidemia causata dal nuovo coronavirus (2019-nCoV) in Cina che per il momento non ha causato contagi uomo-uomo fuori dal paese. Per ora l'Oms non raccomanda ampie restrizioni ai viaggi e al commercio. "Non dichiaro un'emergenza di salute pubblica internazionale", ha affermato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus al termine di una nuova riunione, dopo quella di ieri, del Comitato d'emergenza indetta per valutare la portata dell'epidemia del nuovo virus.

 

Per il presidente del Comitato dell'Oms, Didier Houssin, è troppo presto "per considerare questo evento come un'emergenza globale". Il Comitato, che come ieri era diviso, è tuttavia pronto a riunirsi non appena l'evoluzione dell'epidemia lo richiederà. "Sappiamo che esiste una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitata ai gruppi familiari e agli operatori sanitari che si prendono cura dei pazienti infetti. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina, ma ciò non significa che non accadrà", ha detto il direttore generale dell'Oms.

 

Per Tedros, "si tratta di un'emergenza in Cina ma non è ancora diventata un'emergenza globale. Tuttavia potrebbe diventarla", ha aggiunto, ricordando che 584 casi sono stati riferiti all'Oms, inclusi 17 morti, e che casi sono segnati in Giappone, Corea, Singapore, Tailandia,Usa e Vietnam. Il Comitato, piuttosto che una visione binaria tra emergenza globale e no, ha raccomandato un "sistema più sfumato", per consentire un livello intermedio di allerta per favorire un migliore coordinamento internazionale, compresi gli sforzi di ricerca per lo sviluppo di contromisure mediche.

il team di medici cinesi che stanno combattendo contro il coronavirus 1 il team di medici cinesi che stanno combattendo contro il coronavirus 1

 

 L'Oms ha chiesto alla Cina di continuare ad operare in trasparenza, rafforzare le misure per la gestione dei rischi e continuare a collaborare con l'Oms. La comunità internazionale deve inoltre prepararsi alla potenziale evoluzione dell'epidemia.

 

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