Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
Fare una ricca colazione consente di bruciare molte più calorie che mangiare a cena. È la conclusione alla quale giunge uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism da Juliane Richter, psiconeurobiologa dell'Università di Lubecca (Germania).
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La spiegazione sta nella cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta (DIT), cioè dalle calorie che si bruciano (letteralmente) per digerire un pasto. I ricercatori tedeschi hanno scoperto attraverso una serie di sofisticati esperimenti che, a parità di calorie ingerite, digerire la colazione fa bruciare due volte e mezzo le calorie che si bruciano per smaltire la cena. Anche i livelli di glucosio e di insulina nel sangue sono risultati più bassi dopo colazione che dopo cena.
IL MECCANISMO
Una certa quantità dell'energia assunta col cibo viene consumata per consentire l'assorbimento intestinale delle sostanze nutritive e per immagazzinare quelle da mettere da parte. È la cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta.
Questa ricerca dimostra che la DIT è più elevata al mattino che alla sera. La DIT può inoltre essere influenzata anche dall'attività del sistema nervoso simpatico e dato che i livelli di adrenalina nel sangue sono in generale più elevati al mattino, anche questo contribuisce a far bruciare più calorie.
Il suggerimento immediato che scaturisce dai risultati di questa ricerca, come strategia anti-obesità o per mantenere la linea, è dunque quello di spostare la maggior parte delle calorie della giornata sulla colazione, alleggerendo quanto più possibile la cena.
Questo sembra vantaggioso anche nell'ottica di evitare picchi di glicemia, meno evidenti dopo colazione. Insomma mangiare di più a colazione e meno a cena potrebbe avere un effetto favorevole non solo sulla bilancia, ma anche sul metabolismo glucidico. Gli autori sottolineano anche che una cena pesante ha degli effetti particolarmente negativi sulla glicemia, fatto questo che le persone con diabete dovrebbero tenere in debita considerazione.
LA STRATEGIA
Questi risultati dovrebbero inoltre dissuadere coloro che, nel tentativo di dimagrire, decidono di saltare a piè pari al colazione. Una strategia illusoria, visto che le calorie risparmiate al mattino si riprendono nel corso del giorno. E con gli interessi, perché si bruciano meno.
Questa ripartizione delle calorie consente anche di resistere in maniera più decisa alla tentazione di mangiare dolci, perché gli attacchi di fame per i dolci sono maggiori nella prima parte del giorno. Fare una buona colazione, consente di evitare il craving (la smania) per i dolci, mentre chi salta la colazione o la fa molto leggera rischia di passare buona parte del giorno a spizzicare.
I ricercatori tedeschi infine ricordano un'altra importante variabile: il sonno. Fare le ore piccole manda in panne tutto il delicato equilibrio metabolico dell'organismo, disturbando di fatto il metabolismo basale (cioè le calorie che si bruciano a riposo per far funzionale l'organismo) e la termogenesi indotta dalla dieta.
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La ricetta per dimagrire insomma è dormire a sufficienza e stare leggeri a tavola la sera. La colazione invece non solo non va saltata ma deve diventare, insieme al pranzo, il pasto più ricco di calorie della giornata.
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