Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “La Stampa”
[…] il nostro Paese vanta un singolare record a livello globale. Sono italiani infatti due tra i più grandi concessionari autostradali al mondo. Il più noto è Autostrade per l'Italia, la società che un tempo faceva capo alla famiglia Benetton attraverso Atlantia (oggi Mundys) e il cui controllo (88%) nel 2022 è stato poi ceduto a Hra, holding che fa capo a Cdp (51%) e ai fondi Blackstone e Macquarie (24,5%). Il secondo operatore è Astm, acronimo che un tempo indicava l'Autostrada Torino-Milano, società controllata da Nuova Argo Finanziaria che a sua volta fa riferimento per il 50,5% alla famiglia Gavio (attraverso Aurelia) e per il 49,5% al fondo francese Ardian.
[…] Aspi gestisce circa 3.000 km di autostrade che attraversano 15 regioni e ha in corso di realizzazione un piano di investimenti che prevede l'ampliamento di circa un terzo della sua rete (1.000 km) con terze e quarte corsie.
L'infrastruttura sotto il controllo della famiglia Gavio è persino più ampia e non a caso si tratta del secondo operatore a livello mondiale. Da quando il gruppo consolida i risultati del colosso brasiliano Ecorodovias, Astm gestisce tra Italia, Regno Unito e appunto Brasile quasi 6.200 chilometri divisi su 25 diverse concessioni.
In Italia questi due gruppi la fanno da padroni, nessun altro gestore nemmeno si avvicina ai numeri dei due campioni nazionali. Nonostante questo, ci sono molti altri concessionari che operano sul territorio nazionale. Uno di quelli che di recente è stato più sotto i riflettori è il Gruppo Toto, che attraverso Strada dei Parchi Spa a gennaio rientrerà in possesso della concessione per la cosiddetta Autostrada dei Parchi, le infrastrutture viarie che passano sotto il nome di A24 e A25. Oltre a queste citate, ci sono almeno altre 10 società che si occupano di gestione autostradale in Italia, alcune totalmente private e altre a controllo pubblico.
L AZIONARIATO DI AUTOSTRADE PER L ITALIA
Tra le più redditizie ci sono l’Autostrada del Brennero, la Brescia-Verona-Vicenza-Padova (la cosiddetta Serenissima) e la Pedemontana Veneta. La prima, oggi guidata da Diego Cattoni, è sostanzialmente pubblica. […] Una piccola quota (4,2%) fa capo alla A4 Holding, che è anche il principale azionista della Serenissima.
Quest’ultima è invece totalmente privata, visto che il 90% è controllato da Abertis, che a sua volta per il 50% fa capo a Mundys e quindi alla famiglia Benetton.
Pedemontana Veneta invece appartiene per il 70% a Circuitus Capital, la società fondata nel 2014 dai due gruppi di costruzione e concessioni Fininc Spa (di proprietà di Matterino Dogliani) e Sacyr Sa. Quello di Dogliani è il gruppo che a metà ottobre sembrava fosse interessato a rilevare le quote dei fondi stranieri in Aspi, progetto deragliato prima ancora di diventare realtà. Attualmente però la Fininc sta per aggiudicarsi due concessioni, quelle per la gestione della Torino-Piacenza e della Torino-Quincinetto. […]
La vera tentazione, nonostante la strada sia alquanto complessa, resta quella di creare un campione italiano a livello internazionale […]. Uno scenario che probabilmente non sarebbe sgradito né al ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini né al Tesoro di Giancarlo Giorgetti. I progetti sono allo studio. Uno realizzato da J.P. Morgan e rivelato da La Stampa prevede la fusione tra le attività di Astm e quelle di Aspi. Ma il piano, per quanto suggestivo, è pieno di incognite.
Resta però una evidenza. Il mondo delle infrastrutture è parecchio vivace e anche redditizio. […] Per dare qualche numero, Autostrade per l’Italia ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi per 4,17 miliardi di euro e un ebitda di 2,45 miliardi, il volume di affari di Astm invece è stato pari a 3,37 miliardi per un ebitda di 1,3 miliardi. I numeri delle altre tre infrastrutture citate sono molto inferiori.
[...] Nel complesso, ossia considerando tutte le strade a pedaggio sul territorio italiano, secondo l’ultimo rapporto dell’Aiscat, nel 2022 tra pedaggi, canone aggiuntivo e Iva sono stati incassati 8,47 miliardi.
L’Aiscat merita un capitolo a parte. All’interno dell'Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori nel 2023 si è litigato parecchio e dal 2024 si dovrebbe voltare pagina. Molti gruppi associati criticavano, in certi casi aspramente, la gestione di Cattoni e ora, con il rientro in Aiscat della Astm di Gavio, è stato avviato il processo che dovrebbe portare alla nomina di un nuovo presidente nei primi mesi del prossimo anno. L’obiettivo? Tornare a fare quadrato e contare di più a livello politico.
STRADA DEI PARCHI AUTOSTRADE GRUPPO SIAS GAVIO STRADA DEI PARCHI 1
matterino dogliani - gruppo fininc
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