Estratto dell’articolo di Uski Audino per “la Stampa”
La crisi dell'auto si estende e il contagio arriva al settore della componentistica. Stamattina il gigante tedesco Schaeffler ha comunicato che taglierà 4700 posti di lavoro tra la Germania e altri 5 Paesi in Europa.
«In Europa, in particolare, la domanda in molti settori continua ad essere debole, con conseguente sovraccapacità nelle sedi tedesche ed europee» ha detto Sascha Zaps, presidente del Bearing e Industrial Solutions. [...]
Schaeffler, che occupa 120 mila persone nel mondo dopo la recentissima fusione con Vitesco Thecnologies, taglierà 2800 posti in dieci sedi in Germania e «altre cinque sedi in Europa sono interessate, comprese due chiusure di siti», si legge nel suo comunicato stampa. L'azienda tedesca al momento non chiarisce quali siano i siti europei interessati e dalla sede di Momo a Novara – dove c'è un impianto – per ora arriva solo un “no comment”.
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In Francia anche Michelin chiuderà due fabbriche, si tratta di quelle di Cholet e Vannes che impiegano 1.254 lavoratori. Lo stop arriverà al più tardi all'inizio del 2026. Lo annuncia il gruppo francese di pneumatici spiegando che «non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti» sotto il peso del «peggioramento della competitività dell'Europa, in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia».
La produzione sarà fermata dall'11 novembre e verrà avviata la discussione coi sindacati sulle misure di sostegno. Il gruppo Michelin annuncia anche che accantonerà, con il bilancio 2024, 330 milioni di euro.
Schaeffler FABBRICA MICHELIN FABBRICA MICHELIN Schaeffler