1 - AUTO GREEN, L'EUROPA NEGA IL RINVIO ALL'ITALIA IL GOVERNO INSISTE: "SALVEREMO I BIOCARBURANTI"
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”
L'Italia ha fatto un ultimo tentativo in extremis per bloccare l'iter d'approvazione, ma anche questo è andato a vuoto. Ieri, al termine della riunione dei 27 ambasciatori Ue, la presidenza svedese ha aggiunto all'ordine del giorno del Consiglio Ambiente di oggi l'approvazione del regolamento che fissa il divieto di immatricolare auto e veicoli leggeri inquinanti dal 2035: il governo italiano voterà contro, idem quello polacco, mentre Bulgaria e Romania si asterranno.
Una minoranza troppo esile per stoppare il via libera del provvedimento, che sarà adottato in via definitiva con il sostegno della Germania grazie all'intesa raggiunta con la Commissione sui carburanti sintetici.
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Ma il governo italiano - che aveva chiesto inutilmente più tempo per studiare l'accordo - ritiene che non sia ancora detta l'ultima parola e spera di riuscire a ottenere qualche concessione. Anche se i margini sembrano essere pressoché nulli. L'accordo raggiunto sabato tra il governo tedesco e l'esecutivo Ue sancisce di fatto una deroga per i veicoli alimentati con carburanti sintetici (come chiedeva Berlino), ma non per quelli che utilizzano i biocarburanti (chiesti dall'Italia).
[…] In sostanza la Commissione stabilirà, da un punto di vista giuridico, la deroga che consentirà di continuare a immatricolare anche dopo il 2035 i veicoli con motore termico se alimentati esclusivamente con i carburanti sintetici (ma non quelli di origine biologica).
Da un punto di vista teorico, Consiglio e Parlamento hanno la possibilità di respingere un atto delegato, ma per farlo serve una maggioranza. E la Commissione ha già annunciato che in quel caso proporrà una revisione del regolamento.
Ed è in questi pertugi che il governo italiano punta a infilarsi, come ha annunciato ieri il ministro Gilberto Pichetto Fratin. «Il regolamento è chiuso – ha ammesso il titolare dell'Ambiente, che oggi parteciperà al Consiglio – e prevede i motori endotermici con gli e-fuel. Stiamo tentando di discutere per avere un'apertura sul preambolo, che significa mettere i punti per i nuovi sviluppi. La partita è aperta». […]
2 - GERRIT MARX. L'AD DI IVECO: “NELLA COMMISSIONE MANCANO ESPERTI DI AUTO, L'ELETTRICO È PER I RICCHI"
Estratto dell'articolo di Paolo Griseri per “La Stampa”
Gerrit Marx, ceo di Iveco Group
Poi viene il momento in cui anche l'amministratore delegato di un gruppo importante come Iveco non ce la fa più: «La decisione di istituire lo standard euro 7 per i veicoli commerciali leggeri e i camion è stupida», dice Gerrit Marx, 47 anni, alla guida della società del gruppo Exor.
Perché stupida?
«Perché sono tempi impossibili e in contraddizione con la scelta di puntare sull'elettrico. Questo è il risultato di una politica europea nelle mani di persone che non conoscono l'automotive».
[…] Perché accade questo?
«Le decisioni che riguardano la nostra industria vengono prese da tre gruppi di lavoro diversi: l'ambiente, i trasporti e l'industria. A questo si aggiungono le ambizioni personali di chi decide. C'è il politico a fine carriera che vuole portare a termine il pestaggio dell'industria automobilistica perché questo è stato l'obiettivo della sua carriera. Ci sono i politici che non hanno mai guidato un camion ma ti spiegano come devono essere massa, dimensioni, lunghezza».
Perché uccidere l'automotive?
«I Verdi europei pensano che questo sia il modo per far pagare all'auto lo scandalo dieselgate».
Gerrit Marx, ceo di Iveco Group
[…] Lei è contrario al passaggio all'elettrico?
«L'elettrico va bene per alcuni veicoli ma non per tutti. L'utilitaria elettrica ha dei costi insostenibili, è un'auto per ricchi. L'idea di abolire totalmente i motori termici è una scelta che rischia di trasformare l'Europa in una grande Cuba. Perché la nostra filiera dei motori termici chiuderà i battenti. E chi non passerà all'auto elettrica dovrà andare a recuperare le parti di ricambio dalle vecchie auto. Come a Cuba».
Ora sembra esserci un accordo sui carburanti sintetici…. «Dobbiamo decidere. Se il problema è l'autonomia sui carburanti la soluzione ideale è idrogeno e biometano. Perché altrimenti diverremo dipendenti dagli stessi paesi del petrolio.
Indovinate quale sarà il paese del mondo numero uno negli e-fuel? L'Arabia saudita». […]
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