(ANSA) - L'Italia è il secondo Paese europeo più rilevante nel settore gomma e plastica, solo dopo la Germania, per numero di unità locali e valori di fatturato e valore aggiunto, mentre la Lombardia è il territorio più importante del nostro Paese nel settore, incidendo per circa un terzo delle unità locali (3.700 nel 2020) e degli addetti (60.700 nel 2020) sul totale italiano. Sono dati del report realizzato da Assolombarda e Federazione gomma plastica e presentato nel corso del convegno 'Industrie che modellano il futuro' presso Palazzo Gio Ponti a Milano.
Il peso della Lombardia sale ulteriormente se si considera il valore economico generato, in quanto il settore lombardo nel 2021 ha generato 22,3 miliardi di fatturato (il 40% del dato nazionale) e 5,5 miliardi di valore aggiunto (il 39%). "I dati della ricerca dimostrano quanto il comparto della gomma-plastica sia oggi un settore trainante della nostra economia - commenta il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli, secondo il quale "permangono comunque ombre che non ci lasciano affatto sereni sulla congiuntura economica: è innegabile, infatti, che il conflitto russo-ucraino e le tensioni geopolitiche su larga scala continuino a rappresentare un fattore di instabilità".
"I dati elaborati dal Centro Studi Assolombarda sono la conferma del peso delle nostre due industrie nell'economia europea e nazionale e della loro presenza qualificata e capillare sul territorio italiano - aggiunge Marco Do, presidente di Federazione gomma plastica - oltre che del valore che portano alle altre industrie manifatturiere del Paese. Ce l'hanno confermato i colleghi delle filiere delle bevande, della cosmetica e della farmaceutica, ma sono molte altre le filiere industriali che beneficiano dei prodotti in gomma e in plastica in termini di qualità e sostenibilità", conclude Do.
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