ABITUATEVI A DUE ANNI DI MONTAGNE RUSSE SULL'ENERGIA - LO SCENARIO DI INSTABILITÀ DOVUTO ALLA GUERRA POTREBBE ESTENDERSI NEL MEDIO-LUNGO TERMINE, SECONDO LA BANCA D'ITALIA, CON I PREZZI DI ENERGIA E MATERIE PRIME CHE SARANNO UNA DELLE PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI PER IMPRENDITORI E FAMIGLIE - E IL GOVERNO PUÒ AIUTARE FINO A UN CERTO PUNTO: "L'AZIONE PUBBLICA PUÒ RIDISTRIBUIRNE GLI EFFETTI TRA FAMIGLIE, NON PUÒ ANNULLARNE L'IMPATTO D'INSIEME"

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Da “La Stampa

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I prezzi dell'energia sono una delle sorgenti di preoccupazione per imprenditori e famiglie. A spiegarlo è la Banca d'Italia, che sottolinea come i rischi siano al ribasso.

 

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«L'aumento dei prezzi delle materie prime importate è una tassa ineludibile per il Paese», ha ricordato il governatore Ignazio Visco. «L'azione pubblica può ridistribuirne gli effetti tra famiglie, fattori di produzione, generazioni presenti e future; non può annullarne l'impatto d'insieme», ha spiegato.

 

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Nel caso delle famiglie, gli interventi calibrati in funzione della loro condizione economica complessiva anziché dei redditi individuali risultano più efficaci nel contrastare le ripercussioni dell'inflazione sulla disuguaglianza, afferma Palazzo Koch.

 

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Nello scenario peggiore, invece, «il tasso di crescita si ridurrebbe, comportando una prolungata recessione». Nell'anno in corso peserebbero soprattutto gli effetti di offerta riconducibili all'interruzione delle forniture di gas e quelli della maggiore incertezza. Nel prossimo, il contributo maggiore deriverebbe dall'impatto dei rincari delle materie prime.

 

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