Estratto dell’articolo di Flavia Carletti ed Eleonora Micheli per www.ilsole24ore.com
Le Borse europee rimbalzano, nel giorno in cui la Banca centrale europea ha alzato - come atteso - il costo del denaro di 50 punti base, portandolo al 3,5 per cento. Dopo una prima reazione negativa alla mossa dell'istituto di Francoforte, gli indici hanno ripreso a salire, dopo il tonfo della seduta precedente dovuto alla reazione di panico legata alle sorti del Credit Suisse .
L'intervento della banca nazionale svizzera, con prestiti a breve fino a 50 miliardi di franchi, e il riacquisto da parte della banca di 3 miliardi di euro del proprio debito senior stanno facendo tornare in maniera massiccia gli acquisti sui titoli dell’istituto elvetico (che nella seduta di mercoledì era arrivato a perdere il 30%). A Milano il Ftse Mib è salito dell'1,38%, a Francoforte il Dax40 dell'1,57% e a Parigi il Cac40 del 2,03 per cento.
[…] Il titolo Credit Suisse vola a Zurigo e chiude a +19,15%
Credit Suisse ha chiuso la seduta con un rialzo del 19,15%, dopo un balzo del 40% in avvio a 2,38 franchi svizzeri. Ieri i titoli dell'istituto di credito elvetico erano crollati del 24,24% della vigilia, dovuto alle speculazioni sulla tenuta finanziaria del gruppo elvetico. A favorire il rimbalzo l'annuncio del prestito fino a 50 miliardi di franchi da parte della Swiss National Bank e il riacquisto di debito senior per 3 miliardi di franchi.
[…] Balzo di Iveco Group. Bene Saipem e in calo Eni
Piazza Affari hanno recuperato terreno le banche, con Unicredit (+2,7%) che ha vantato la performance migliore, dopo lo scivolone della vigilia. Si sono messe inoltre in evidenza Iveco Group (+5,7%), Saipem (+3,9%) e Italgas (+4,2%), mentre Eni ha lasciato sul parterre l'1,2%, risentendo della debolezza del comparto oil. A2a è salita del 2,19% nel giorno della diffusione dei conti del 2022. L’effetto conti ha sostenuto anche le quotazioni di Snam (+3%). Fuori dal paniere principale, Brunello Cucinelli ha messo a segno un +8,5%, dopo la revisione al rialzo delle stime dei ricavi 2023.
BTp, spread scende a 191 punti, rendimenti in risalita
Il rialzo di 50 punti base dei tassi di riferimento da parte della Bce, scontato fino a venerdì scorso ma messo in dubbio tra gli analisti nelle ultime 48 ore sulla scia della crisi delle banche Usa, ha depresso i corsi del reddito fisso con conseguente rialzo dei rendimenti.
MEME SUL CROLLO IN BORSA DI CREDIT SUISSE
Lo spread tra i BTp e i bund si è ristretto nel finale, recuperando parte del terreno perso ieri, quando le difficoltà della banca svizzera Credit Suisse hanno premiato gli acquisti sul Bund. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il decennale tedesco di pari scadenza è indicato a 191 punti base (189 in avvio) dai 198 del closing della vigilia. I rendimenti del decennale bechmark italiano nel finale sono indicati al 4,15% in risalita rispetto a mercoledì (4,09%).
L’euro recupera 1,06 dollari, petrolio volatile
Sul mercato valutario, l'euro è rimasto abbastanza stabile sul biglietto verde: si attesta a 1,0612 dollari (da 1,0533 di ieri sera). Vale inoltre 141,33 yen (139,54), mentre il dollaro/yen passa di mano a 133 (132,56). Dopo i forti cali delle ultime sedute, è in timido rialzo il valore del greggio: il contratto sul Wti consegna Aprile sale dello 0,4% a 67,88 dollari al barile. Infine il gas, contratto di Aprile, vale 44,15 euro, in guadagno del 2,9 per cento ad Amsterdam.
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