ALTAVILLA PRIMA DI VOLARE VIA PRETENDE UN ATTERRAGGIO SICURO – IL PRESIDENTE DI “ITA AIRWAYS” PRESENTA DIMISSIONI “CONDIZIONATE”: VUOLE LA MANLEVA PER LA RINUNCIA A QUALSIASI AZIONE DI RESPONSABILITÀ E UN RISARCIMENTO – MARTEDÌ VERRÀ AZZERATO IL CDA E SARANNO NOMINATI I NUOVI COMPONENTI, RIDOTTI DA UN MASSIMO DI 11 A 9 – UNA BOCCATA D'OSSIGENO ALLE CASSE DI “ITA” È ARRIVATO IL VIA LIBERA ALL'EROGAZIONE DI 400 MILIONI...

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Giorgio Pogliotti per “Il Sole 24 Ore”

 

alfredo altavilla alfredo altavilla

Per Ita Airways si profila l'azzeramento del board e un Cda con una nuova composizione. L'assemblea straordinaria ieri mattina ha approvato una modifica dello Statuto, inserendo la clausola del "simul stabunt, simul cadent", che prevede la decadenza dell'intero consiglio di amministrazione alla cessazione della maggioranza dei consiglieri, con valore retroattivo. La conseguenza di questa decisione presa dal Mef, azionista unico della compagnia, è che fino a martedì 15 novembre, quando si riunirà l'assemblea ordinaria, il Cda resterà in carica pro tempore per le attività di normale amministrazione.

 

All'assemblea ordinaria si presentano dimissionari il presidente Alfredo Altavilla, la consigliera indipendente Vyvyen Frances Ouseley e i sei consiglieri espressione del Mef, in pratica tutto il consiglio tranne l'ad Fabio Lazzerini. Il Mef di qui a martedì dovrà decidere se accettare le dimissioni "condizionate" presentate da Altavilla (con la richiesta di manleva per la rinuncia a qualsiasi azione di responsabilità ed una richiesta di risarcimento).

 

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In virtù della modifica statutaria approvata ieri, martedì dall'assemblea ordinaria verrà azzerato il cda e saranno nominati i nuovi componenti. Ma le prossime nomine avverranno in base ad un'altra modifica dello Statuto stabilita sempre ieri dall'assemblea straordinaria, che prevede la riduzione del numero dei consiglieri: saranno in un numero compreso da un minimo di 3 e un massimo di 9 (compreso presidente e Ad), mentre finora i due limiti erano, rispettivamente, 7 e 11. Non è da escludersi, peraltro, che il Governo possa optare alla fine per un commissariamento, anche se questa notizia non trova conferme al Mef.

 

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L'altra importante notizia di ieri è rappresentata dalla boccata d'ossigeno in arrivo per le casse di Ita Airways, con il via libera all'erogazione di 400 milioni, la seconda tranche dei complessivi 1,35 miliardi approvati dalla commissione Ue: saranno erogati entro novembre. Restano ancora da erogare 250 milioni, per i quali Bruxelles ha fissato come termine marzo 2023. Si tratta di risorse importanti per la compagnia che nel primo semestre ha segnato un fatturato di 480 milioni e un risultato netto negativo per 272 milioni, di cui 94 milioni per l'effetto fuel.

 

L'azzeramento del board di Ita Airways rappresenta una delle due novità impresse dal nuovo governo, dopo che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti lo scorso 31 ottobre ha deciso di non prorogare la trattativa in esclusiva con il consorzio guidato dal fondo strategico Usa Certares, in alleanza commerciale con Delta e Air France-Klm, interessato ad acquisire il 50% più un'azione della compagna.

 

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Con questa decisione sono rientrati in gioco sia l'alleanza Msc-Lufthansa (con i tedeschi interessati solo ad una vera privatizzazione) che a fine agosto aveva presentato un'offerta per acquistare l'80% della compagnia, che Indigo Partners che aveva manifestato interesse lo scorso marzo.Tutti i competitor in questa fase stanno ragionando se e come perfezionare le proposte di acquisto in direzione di quanto previsto dal Dpcm sulla vendita di Ita di inizio marzo.

 

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Oggi, intanto, si riunirà il collegio sindacale che ha all'ordine del giorno anche la valutazione della legittimità e della legalità delle procedure adottate dall'azienda che, nell'ambito di un'indagine interna ha affidato alla società Bit4law l'attività di monitoraggio e controllo delle mail aziendali e dei WhatsApp di alcuni dipendenti e dirigenti sospettando che stessero ostacolando la trattativa di vendita con Certares.

 

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Ieri un gruppo di dirigenti hanno inviato una lettera all'Ad Fabio Lazzerini e al capo del personale Domenico Galasso per sottolineare come «nessuna informativa o spiegazione» sia stata inviata, e per sollecitare «spiegazioni» da parte dell'azienda sull'iniziativa, per chiarire se si configuri come attività di controllo a distanza dell'attività lavorativa di dipendenti e dirigenti in violazione dell'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e sollevando problemi di tutela della privacy. Nella lettera si chiede quali "dati" siano stati "trattati" nell'ambito dell'attività di controllo sull'attività lavorativa e se il trattamento è avvenuto nei limiti dei principi di liceità e pertinenza.

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