UN ALTRO RISULTATO DELLE EUROPEE: I MERCATI SPROFONDANO – PIAZZA AFFARI CHIUDE CON IL -2,8%: MALE LE BANCHE – A PESARE SUI TITOLI È L’INCERTEZZA CHE SEGUE ALL’ESITO DELLE ELEZIONI IN UE, E SOPRATTUTTO IL CAOS POLITICO IN FRANCIA. PER L’ITALIA, SONO CAZZI: IL RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO CRESCE E LO SPREAD SI ALLARGA AI MASSIMI DA QUATTRO MESI…

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Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per www.lastampa.it

 

emmanuel macron giorgia meloni - g7 borgo egnazia emmanuel macron giorgia meloni - g7 borgo egnazia

Male tutte le Borse europee in chiusura di seduta. Milano è nuovamente la peggiore: dopo il giovedì nero di ieri, oggi Piazza Affari in chiusura perde il 2,8% ma durante il pomeriggio i cali erano arrivati a superare il 3%. In rosso anche Francoforte (-1,44%) e Parigi (-2,75%). Forti cali per le banche italiane con Unicredit che perde oltre il 5% e Intesa Sanpaolo in affondo del 3%. Tonfo anche per Leonardo con un -5%. Sul listino milanese si salva soltanto Amplifon con un rialzo di oltre l’1,5%.

 

Intanto il rendimento dei titoli di Stato italiani ritorna a salire. A dominare le decisioni degli investitori obbligazionari sono le tensioni politiche che si sono riaffacciate sui mercati dopo il voto in Europa. Passa così in secondo piano il recente taglio dei tassi ad opera della Banca centrale europea (Bce), operazione che avrebbe dovuto spingere al ribasso i rendimenti dei bond.

 

SPREAD ITALIANO 2 SPREAD ITALIANO 2

L’andamento si registra sul mercato secondario così come pure sul mercato primario: ieri in asta il Tesoro ha collocato tutti i nove miliardi di titoli a medio e lungo termine in calendario. In salita i rendimenti: nel dettaglio 4 miliardi di Btp a 3 anni con un rendimento al 3,47%, (+15 punti base), poi 2,5 miliardi di Btp a 7 anni con un tasso del 3,72%, quindi 1,25 miliari di Btp a 15 anni con un rendimento al 4,27% e infine 1,25 miliardi di Btp a 30 anni con un tasso del 4,39%.

 

Prima del voto il rendimento del decennale italiano sul secondario si muoveva in area 3,8%. Oggi si colloca al 3,95% con picchi sopra al 4% nei giorni scorsi. In allargamento lo spread che oggi sale di nuovo sopra quota 150 punti base (ma con picchi a quota 153 nelle prime ore di contrattazione, dalla chiusura a 148 di ieri). È il livello massimo da quattro mesi.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

Il movimento è dettato dalle tensioni sui governativi francesi e dalla parallela forza del Bund. Gli investitori vendono i titoli francesi a dieci anni (Oat) in vista del voto anticipato di fine mese in Francia temendo una vittoria dell'estrema destra che è ritenuta rischiosa per la sostenibilità del debito di Parigi. Allo stesso tempo comprano Bund tedeschi tornati a essere di nuovo un rifugio. […]

 

[…] Il terremoto politico degli ultimi giorni ha destato i timori sul rating sovrano francese da parte di Moody's, Fitch e Dbrs. L’andamento dei titoli francesi finisce per pesare anche sull’Italia e inevitabilmente il rendimento dei Btp torna di nuovo a salire.

spread spread THE ECONOMIST - COPERTINA CON URSULA VON DER LEYEN, GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN - LE TRE DONNE CHE PLASMERANNO L'EUROPA THE ECONOMIST - COPERTINA CON URSULA VON DER LEYEN, GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN - LE TRE DONNE CHE PLASMERANNO L'EUROPA

 

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