ANCHE I RICCHI PIANGONO (SI FA PER DIRE) – NEL 2019 MOLTI MILIARDARI NON SONO PIÙ MILIARDARI A CAUSA DI INVESTIMENTI SBAGLIATI E PER IL CROLLO DELLE LORO AZIONI – C’È L’AD DI RYANAIR MICHAEL O’LEARY COLPITO DAL CALO IN BORSA DELLA COMPAGNIA E CI SONO I FRATELLI BARILLA CHE HANNO SUBITO UN TONFO DELLE VENDITE NEGLI USA – LO SCANDALO WEWORK E QUELLO DEGLI SVAPATORI JUUL…

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Francesco Tortora per www.corriere.it

 

Michael O'Leary

zio paperone zio paperone

Il 2019 non è stato un anno favorevole per tutti i grandi imprenditori. Diversi Paperoni hanno visto diminuire i loro patrimoni personali a causa di investimenti sbagliati o per il crollo dei rendimenti delle azioni in borsa. Alcuni manager - come racconta l'ultima rassegna di Business Insider - hanno anche perso lo status di miliardari. Il primo tra questi è l'irlandese Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair.

 

michael o'leary michael o'leary

Nella classifica Forbes del 2018 il 58enne vantava un patrimonio netto di 1,1 miliardi di dollari. Ma il crollo del prezzo delle azioni della società low-cost, causato principalmente dal calo dei profitti di Ryanair, ha provocato anche la diminuzione delle ricchezze personali di O'Leary che nel 2019 sono stabilmente sotto il miliardo di dollari.

 

fratelli barilla fratelli barilla

Emanuela, Guido, Luca e Paolo Barilla

GUIDO BARILLA GUIDO BARILLA

I fratelli Emanuela, Guido, Luca e Paolo Barilla posseggono l'85% di Barilla, la più grande azienda di pasta al mondo (Guido Barilla è il presidente della società, mentre Luca Barilla e Paolo Barilla sono entrambi vicepresidenti). Nel 2016 secondo Forbes ognuno dei 4 fratelli vantava una ricchezza personale di 1,6 miliardi di dollari. L'azienda è finita nella bufera nel 2013 quando il presidente Guido ha dichiarato di "essere per la famiglia tradizionale" e che non avrebbe realizzato "mai uno spot con i gay". Sebbene questo commento abbia avuto inizialmente un effetto marginale sulla vendite del gruppo, da allora la società ha subito un drastico calo negli Stati Uniti. Nel 2018 la ricchezza di ciascun erede Barilla si attestava a 1,1 miliardi di dollari. Nel 2019 si ferma sotto il miliardo.

 

Charles Brandes

charles brandes charles brandes

Il 76enne americano Charles Brandes ha costruito un enorme ricchezza lanciando a San Diego nel 1974 la società di consulenza Brandes Investment Partners. Al suo apice, Brandes gestiva asset di oltre 100 miliardi, ma nel tempo questi si sono ridotti a 31 miliardi. Nel 2018 Brandes si è ritirato dalla società con un patrimonio personale di 1,2 miliardi di dollari che nel 2019 è sceso sotto il miliardo.

 

Andrea Reimann-Ciardelli

andrea reimann ciardelli andrea reimann ciardelli

La tedesca Andrea Reimann-Ciardelli si è trasferita da Hannover nel New Hampshire e ha ereditato una quota del colosso dell'alimentare mondiale JAB Holdings. Nel 2003, ha venduto la sua partecipazione dell'11,1% per 1 miliardo di dollari. Oggi, il patrimonio personale della 63enne è sceso a 720 milioni di dollari, ma resta la persona più ricca del New Hampshire.

 

Jin Sook e Do Won Chang

jin sook e do won chang forever 21 jin sook e do won chang forever 21

Al suo apice nel 2015 la coppia Jin Sook e Do Won Chang, proprietari del marchio Forever 21 che contava ben 790 negozi in 48 Paesi del mondo, vantava un patrimonio complessivo di 5,9 miliardi di dollari. Da allora, le vendite del marchio sono crollate così come la quotazione in borsa del brand. A settembre, Forever 21 ha dichiarato fallimento. I cofondatori hanno perso il loro status di miliardari a luglio e oggi vantano un patrimonio di "soli" 800 milioni di dollari a testa.

 

Miguel McKelvey

miguel mckelvey miguel mckelvey adam neumann adam neumann

Miguel McKelvey ha fondato nel 2010 insieme ad Adam e Rebekah Neuman WeWork, società che offre spazi di lavoro condivisi e di servizi per gli imprenditori. Il successo di WeWork è stato incredibile e velocissimo e a marzo 2019 Forbes stimava che il patrimonio di McKelvey raggiungesse i 2,9 miliardi di dollari. Ma a settembre le preoccupazioni dei potenziali investitori per le finanze della società hanno spinto i manager di WeWork a non quotare più in borsa la società e Neumann a dimettersi dalla carica di CEO. Anche il patrimonio personale di Miguel McKelvey ha subito perdite enormi e si è ridotto a 400 milioni di dollari.

 

Adam Bowen e James Monsees

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Appena 10 mesi dopo essere entrati nel club dei miliardari Adam Bowen e James Monsees, cofondatori di Juul, società americana che produce l'omonima sigaretta elettronica, hanno perso il prestigioso status. Il motivo? Il 3 ottobre l'hedge fund Darsana Capital Partners, uno dei maggiori investitori della loro azienda, ha tagliato la valutazione della società di oltre un terzo. Di conseguenza anche il patrimonio personale della coppia ha subito un crollo. Oggi i due imprenditori hanno una ricchezza di 900 milioni di dollari a testa.

alex fenkell e jordan e david katzman alex fenkell e jordan e david katzman

 

Alex Fenkell e Jordan e David Katzman

Chiudono la rassegna Jordan Katzman, Alex Fenkell e David Katzman. I primi due sono fondatori di SmileDirectClub, società che commercia economici allineatori dentali in plastica, il terzo è l'amministratore delegato dell'azienda. A settembre SmileDirectClub è stata quotata in borsa ottenendo un gran successo e i tre dirigenti sono diventati miliardari. Tuttavia, le azioni di SmileDirectClub sono crollate del 60% nel mese successivo, provocando anche la drastica diminuzione del patrimonio dei suoi fondatori e dell'amministratore delegato David Katzman. Oggi tutti e tre sotto il miliardo di dollari.

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