Estratto dell’articolo di Roberta Amoruso per “il Messaggero”
È ufficiale. La partecipazione del 15,6% in Commerzbank entra nel piano dismissioni a breve termine del governo tedesco. Una mossa decisa per fare cassa ma anche per segnare il nuovo corso della banca strappata dal baratro nel pieno della crisi finaziaria scatenata dal crack di Lehman. Il governo tedesco era stato costretto a infilarsi nel 2008 per stabilizzare l'istituto e salvarlo dalla tempesta, ma ora è il momento di uscire.
[…] La Germania, che ha iniettato in Commerzbank 18,2 miliardi recuperandone fino ad ora 13,15, si accoda così ad altri Paesi europei, come la Gran Bretagna, l'Italia, l'Olanda e la Grecia, che stanno smobilizzando le partecipazioni acquistate in alcune loro banche durante la crisi finanziaria, capitalizzando le alte quotazioni prima del taglio dei tassi da parte della Bce.
L'ingresso in Commerzbank «è stato importante per proteggere la stabilità del mercato finanziario nel mezzo della crisi bancaria», ha dichiarato il sottosegretario alle Finanze e presidente del competente comitato direttivo interministeriale, Florian Toncar. «Commerzbank è di nuovo un istituto stabile e redditizio. Di conseguenza, il governo federale venderà gradualmente le sue azioni».
[…] L'accelerazione nel piano dismissioni si colloca nel contesto della più complessiva che sta attraversando l'economia tedesca, entrata in una fase di recessione che condiziona le scelte strategiche di posizionamento. Ma anche nel nuovo scenario politico che vede la coalizione Scholz sempre più in bilico. Fare cassa ma anche ridurre l'indebitamento delle aziende pubbliche, potrebbe diventare una priorità per il governo tedesco che punta a raccogliere fino a 4 miliardi, vendendo alcune quote delle oltre 100 partecipate.
[…] In effetti già da inizio anno rimbalzano sul mercato ipotesi di riposizionamento della sesta banca del paese. La spinta del governo per una fusione con Deutsche Bank si è dissolta in breve. Ma ora sembrano maturate le condizioni almeno per un primo alleggerimento della partecipazione […]
[…] La mossa del governo può ora riaccendere una nuova ondata Ue di fusioni e acquisizioni, dopo l'offerta di acquisto ostile presentata da Bbva sul Banco Sabadell a maggio. Negli ultimi dieci anni sono diverse le grandi banche europee ad aver approcciato Commerzbank per un potenziale acquisto. Tra queste Bnp Paribas, Ing e UniCredit. L'istituto guidato da Andrea Orcel dispone di 10 miliardi di eccesso di capitale da investire. E già nel 2021 Unicredit, che in Germania controlla Hvb, aveva esaminato il dossier. Non si può escluderne la riapertura.
olaf scholz e Christian Lindner commerzbank 7