Francesco Spini per la Stampa
Arriva il primo «gong» europeo per la campagna d' Italia di Vincent Bolloré e della sua Vivendi. Scade oggi il termine che la Direzione concorrenza della Commissione Ue si è data per rispondere ai francesi che, il 31 marzo scorso, avevano notificato a Bruxelles la possibile operazione di «concentrazione» - tecnicamente si chiama così - che avrebbe di lì a poco portato Parigi ad avere il controllo «de facto» del gruppo di telecomunicazioni guidato da Flavio Cattaneo.
Tale controllo si è in effetti materializzato lo scorso 4 maggio quando i francesi, con l' appoggio di alcuni fondi (per lo più transalpini), sono riusciti ad eleggere al primo colpo la loro lista di maggioranza capitanata dall' ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, e che ha dato a Parigi 10 consiglieri (5 dei quali indipendenti) su un totale di 15.
I problema legato alla concorrenza è relativo ai multiplex per la trasmissione televisiva: sommando i canali in mano a Telecom, attraverso Persidera, una società di cui Tim ha il 70% (il restante 30% è del gruppo Gedi, ex L' Espresso), con quelli in mano a Mediaset (di cui Vivendi, pure, ha il 29,9% dei diritti di voto) si supera il 50% di tale mercato. All' Unione Europea Vivendi ha proposto, come rimedio alla situazione, la vendita della quota di Persidera che però è piuttosto complessa, perché dovrebbe passare dal cda di Tim, che può decidere l' eventuale cessione solo nell' interesse della società, non di Vivendi. Quindi l' ipotesi della vendita della quota in Persidera potrebbe non bastare.
Bruxelles potrebbe esigere di più. Che, ad esempio, Vivendi scenda sotto il 10% di Mediaset, un rimedio che Parigi deve già portare a termine dopo la decisione dell' Agcom. E che potrebbe soddisfare semplicemente congelando i diritti di voto delle quote eccedenti tale quota. Ma in questo caso l' Antitrust Ue potrebbe avviare una «fase 2» del procedimento, in cui approfondire il caso.
Scatterebbe un nuovo conto alla rovescia: 90 giorni lavorativi (più altri 15, se necessario) in cui effettuare una trattativa con Vivendi e giungere - se possibile - a una soluzione. Se invece l' Antitrust darà oggi il via libera, giudicando percorribile la vendita di Persidera, in casa Telecom - che tra due giorni riunisce il cda - potrebbe riproporsi il tema della presidenza. Anche dopo la conferma di Giuseppe Recchi i francesi non hanno accantonato l' idea della staffetta con de Puyfontaine. Ma prima l' Europa deve decidere.
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