Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo e Raffaele Ricciardi per “la Repubblica”
Sospiro di sollievo per il governo. Standard&Poor’s conferma il rating del nostro Paese (a BBB). Anche l’outlook dell’Italia resta invariato a stabile, nel giudizio dell’agenzia statunitense. Il prossimo esame sarà quello di Fitch (il 3 maggio), mentre Moody’s si pronuncerà il 31 maggio.
Il verdetto di Standard&Poor’s arriva in un momento delicato per i conti pubblici italiani. Il Superbonus e il bonus facciate finiscono nel mirino dell’Ufficio parlamentare di bilancio: misure sottovalutate, via via allargate fino a generare «un impatto sul disavanzo rilevante e crescente negli anni», scrivono i tecnici in una memoria depositata in commissione Finanze, al Senato […]
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI
Eccolo il conto a carico dello Stato: 170 miliardi, tra il 2020 e il 2023, solo per le due tipologie di bonus prese in esame. […] Un macigno sul debito, con un effetto crescente nel tempo: all’1,8% annuo del Pil nel 2024-2026, in aumento dallo 0,5 del triennio precedente. Il governo risponderà con l’allungamento, da 4 a 10 anni, delle detrazioni per le spese maturate nel 2023.
Il vantaggio? Il rapporto debito/Pil si ridurrebbe quest’anno dal 137,8% indicato nel Def al 137,3%: gli aumenti nel 2025 e 2026 sarebbero più contenuti. Un “sollievo” per Meloni, ma un’eredità pesante per chi guiderà il Paese dal 2028: l’estensione dei tempi di utilizzo dei bonus gonfierà, più del previsto, il debito. Fino al 2033.
giorgetti e il superbonus come lsd meme by rolli per il giornalone la stampa giorgia meloni - superbonus