1 - BERLUSCONI, PRIMARIE? PASSAGGIO INDISPENSABILE
(ANSA) "Nella situazione attuale credo che sia un passaggio indispensabile". Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio anch'io parlando delle primarie.
2 - BERLUSCONI, MARINA IN CAMPO? DECIDE LEI, IO SCONSIGLIO
(ANSA) "Io da sempre ho lasciato decidere ai miei figli su quello che intendono fare. Io ho sconsigliato a tutti i miei figli che operano in cose che sanno fare benissimo di entrare in una politica come questa in Italia". Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio anch'io. "Quanto ad uno dei figli in politica aggiunge: "Non posso proprio dirglielo cercherò di sconsigliarli. A loro è venuta voglia di farlo quando mi hanno visto dare contro ingiustamente, ma aggiungo che il leader li deve accettare il popolo, non si possono tirare su in batteria".
3. TOTI: DOPO LE URNE RIUNIRE TUTTI I MODERATI - E PROMUOVE MARINA
Paola Di Caro per ‘Il Corriere della Sera'
Picchiar duro su Renzi e Alfano, competitors di questa difficile campagna elettorale, è oggi un dovere per chi, come Giovanni Toti, ha l'onore e l'onere di tenere alta la bandiera di Forza Italia da capolista nella circoscrizione Nord-Ovest. E lui, il consigliere politico di Berlusconi, non si fa problemi ad affondare il coltello contro i due avversari, anche approfittando della brutta figura nazionale celebrata sabato sera in occasione della Coppa Italia: «È stato sconcertante vedere il presidente del Consiglio e quello del Senato imperturbabili mentre la polizia trattava con un capo tifoso con maglietta inneggiante a un assassino. E altrettanto grave è stato che in quelle ore non sia stato convocato il Comitato per l'Ordine e la sicurezza, mentre il prefetto, parole sue, cercava il ministro dell'Interno Alfano senza trovarlo...».
confalonieri con marina e piersilvio berlusconiE però, al di là degli attacchi duri ad un governo che «concede 80 euro, di fatto 50, ad alcuni per tassare casa e conti a tutti gli altri» e a un ministro poco attivo contro «l'immigrazione clandestina che sta tornando ad essere un'emergenza drammatica», si capisce che il dopo elezioni vedrà Forza Italia impegnata a non chiudere definitivamente le porte né al primo né al secondo.
Perché sulle riforme «se gli altri faranno altrettanto, noi terremo fede al patto siglato: sono una necessità del Paese, tratteremmo anche con Belzebù per mandarle in porto». E sull'obbligo quasi di riunire i moderati a partire dall'Ncd, Toti è chiaro: «Lavoreremo in questa direzione. È la matematica che ci impone la via da seguire: chi si sottraesse a questo percorso si assumerebbe la responsabilità di consegnare il Paese alla sinistra».
Al momento però non sembra abbiate voglia di sfidare Renzi ad elezioni politiche, con un leader che è in campo ma incandidabile.
«Non lo viviamo certo come un problema. Il nostro leader è e resta Berlusconi, e lo abbiamo dimostrato con la nostra gente acclamandolo domenica a Bari in un evento importante che ha messo assieme tutte le anime del partito. Siamo pronti a votare anche domani, sono gli altri ad aver paura».
Andare a votare con quale candidato? Marina?
«Con chi sceglierà Berlusconi. A mio avviso Marina sarebbe un ottimo candidato, e chi si scandalizza finge di dimenticarsi che grandi democrazie hanno avuto grandi dinastie politiche: i Kennedy, i Bush, ma anche i Gandhi e i Le Pen. Poi, sarà lei a scegliere cosa fare, non è giusto tirarla per la giacca».
Ma come scenderebbe in campo Marina? Per acclamazione, in un congresso, con le primarie?
«Mi permetta, è un dibattito ozioso. Se Berlusconi indicherà Marina, o chiunque altro, il partito lo seguirà. Perché Forza Italia è il partito più anarchico del mondo, ma i suoi dirigenti hanno sempre seguito e sempre seguiranno le indicazioni di un capo carismatico quale è Berlusconi. E non lo farebbero per paura o disciplina, ma perché convinti che la linea la dà Berlusconi, e che è quella che ci ha portato a vincere per 20 anni».
Quindi, niente primarie...
«Ma non è un problema, davvero. Qualcuno pensa che se ci fossero primarie, Marina o un altro candidato indicato da Berlusconi, non le vincerebbero a man bassa? FI ha, tenendoci bassi, tre volte i voti dell'Ncd: ma chi prevarrebbe nelle urne, seriamente?».
E il partito, nell'attesa che scenda o meno in campo Marina, che fa?
«Io credo che il nostro presidente sia convinto che dopo le elezioni bisognerà - oltre che sostenere i Club sui quali molto punta - strutturare Forza Italia».
È possibile che nasca il famoso organo ristretto con tutte le anime, da lei a Fitto a Verdini, nonostante le rivalità degli ultimi tempi?
«Tanto ci sono le rivalità che domenica, a Bari, io e Fitto eravamo insieme con una sintonia non solo politica, ma anche umana. E con Verdini parlo in continuazione, decidiamo insieme tutto. Sì, credo sia arrivato il momento di darci organi dirigenti e una struttura operativa snella che ci servirà per fare da partito guida di quella riunificazione del fronte dei moderati che è una priorità per tutti».
A vedere la durezza con cui vi confrontate, non sarà facile un riavvicinamento con Alfano e i suoi.
«Quando la fitta polvere che solleva una campagna elettorale si diraderà, dovremo per forza riprendere il confronto in vista di un'alleanza di centrodestra che i numeri ci impongono. I sondaggi ci vedono ad oggi attorno al 20-21%, Ncd e Udc assieme sono attorno al 5,5%, Fdi oltre il 3%: se aggiungiamo il nostro alleato storico che è la Lega, siamo in grado di competere e di vincere contro il centrosinistra. Divisi no. Poi certo, i matrimoni si fanno in due e si fanno se si condivide il cammino che si vuole intraprendere. Ma chi si sottraesse a questo percorso di ricostruzione, si assumerebbe la responsabilità della sconfitta dei moderati».
4. IL MISTERO DI MARINA MAI ANDATA IN TV
Amedeo La Mattina per ‘La Stampa'
Il mistero di Marina Berlusconi è ben custodito. Di lei sappiamo una montagna di cose come imprenditrice, figlia, moglie e madre. Si è detto molto di Madame Biscione. Le malelingue e gli invidiosi hanno insinuato di tutto sulla sua vita personale. Unico mistero: perché non rilascia interviste in viva voce? Alzi la mano chi ha mai sentito parlare la figlia di Berlusconi in televisione o alla radio. Interviste centellinate ai giornali, sempre a difendere come una tigre il padre, mostrando una cifra politica pungente. Renzi? «Il nuovo che arretra». Mai però un audio, come se non avesse una «voce».
Ed è strano per una persona che non esclude di succedere in politica al padre. Il quale in quanto a esternazioni tv ed eloquio è una furia. Non c'è traccia su Youtube della presidente della Mondadori e della Fininvest. Solo alcune dichiarazioni volanti con una voce un po' metallica. Ma basta questo per spiegare perché Marina si tiene lontana dalle telecamere e dalla politica?
«Ma smettiamola - dice il conduttore di Quinta colonna Paolo De Debbio, che non vuole essere considerato il trainer per il debutto di Marina in tv - lei in televisione può funzionare benissimo. Ha un eloquio asciutto, concreto, non barocco. È una donna decisa, ha tutte le doti per fare politica, se lo vorrà».
Paura di andare in tv? Per Deborah Bergamini che cura la comunicazione di Fi, Marina non ama esporsi. «Se sei impegnata a quei livelli in azienda, hai la libertà di non parlare in pubblico. Non ho visto in giro interviste di Del Vecchio!».
In Fi a molti la successione dinastica imposta non piace. Fitto è tra questi. «Confesso di non avere mai incontrato e sentito parlare Marina. L'ultima cosa che mi interessa è quante interviste in tv abbia fatto. Mi interessa che la sua eventuale leadership passi da una legittimazione popolare».
È strano che alcuni dirigenti di primo piano non abbiano mai sentito parlare la donna che potrebbe guidarli. Tra l'altro Marina non è stata mai testata nei sondaggi. Antonio Noto, presidente di Ipr Marketing, spiega che la primogenita di Berlusconi dovrebbe esporsi di più. «Alla lunga prevalgono i contenuti. Se c'è la forza del marchio Berlusconi e una proposta politica, lei può funzionare . Il problema è che non ho mai sentito i contenuti».