ANTONIO TAJANI ALLA CONFERENZA PROGRAMMATICA DI FRATELLI DITALIA A PESCARA
TAJANI, FORSE DA RUSSIA RITORSIONE CONTRO AZIENDA ITALIANA
(ANSA) - "Lo dico da ministro: il dovere che abbiamo è nel tutelare l'interesse dell'Italia nel mondo e in Europa. E lo abbiamo fatto ieri quando abbiamo reagito alla decisione della federazione russa, di confiscare un'azienda italiana. Forse un'opera di ritorsione... Difenderemo sempre le nostre aziende nel mondo, ovunque ci sia un italiano lì c'è l'Italia". Lo ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, alla kermesse di FdI a Pescara.
DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…
BATTAGLIA SUGLI ASSET RUSSI IN OCCIDENTE LO ZAR REAGISCE CON MINACCE E CONFISCHE
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”
[…] Il segretario al Tesoro, Janet Yellen, è la principale sponsor dell'utilizzo di questi beni russi il cui valore nelle casse sparse in Europa è di circa 300 miliardi di dollari, mentre in America è stimato fra i 5 e i 6 miliardi. Mosca avrebbe disseminato in depositi bancari, titoli esteri e conti correnti di corrispondenza in giro per il mondo la cifra di 612 miliardi. Il piano Yellen non è di facile realizzazione.
Washington spinge sugli alleati del G7 e una road map è stata indicata. I ministri dell'Economia del G7 ne hanno parlato a margine degli Spring Meetings del Fondo monetario la scorsa settimana, un aggiornamento avverrà al summit di Stresa il 23 maggio per consegnare in tempo per il G7 dei leader (13-15 giugno in Puglia) il piano definitivo.
Ci sono resistenze a diversi livelli. Sia a livello politico che tecnico e legale. Anzitutto, sul fronte statunitense e non solo, serve una legge che consenta il sequestro dei beni e il loro utilizzo, in varie forme. Il Congresso ha indicato una strada: entro 3 mesi il Tesoro deve individuare dove sono custoditi gli asset russi, entro 180 giorni fare un rapporto al Congresso, e quindi Biden deve procedere. La condizione è che tutto avvenga di concerto con gli alleati.
La governatrice della Bce, Christine Lagarde ha inoltre espresso dubbi sulla stabilità del mercato finanziario. Euro e dollaro sono le valute di riserva per eccellenza, sono le regole che le normano - ha spiegato invece Fabio Panetta governatore della Banca d'Italia – a renderle stabili e attrattive. Se queste si incrinano, il rischio della fuga di investitori verso l'oro e altre monete diventerebbe concreto.
È una tesi che trova adepti nel mondo conservatore Usa dove si evidenzia che la "weaponizzazione della finanza" rischia di indebolire il dollaro. Uno studio della Heritage Foundation vede l'ipotesi del ricorso dei proventi agli asset russi come la peste, «esporrebbe l'economia Usa a rischia enormi».
C'è poi l'aspetto politico. Mosca ha ribadito un concetto già espresso il 28 dicembre da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: «Se l'Occidente sequestra i nostri beni, faremo altrettanto».
Ieri Dmitry Medvedev ha rincarato la dose minacciando «proprietà, beni e investimenti americani». I russi hanno parlato di una "guerra ibrida" che coinvolge la finanza e denunciato i rischi per l'economia globale se il G7 persisterà sulla sua strada.
Yellen finora ha ipotizzato di «usare una porzione» degli asset per sostenere Kiev. Ci sono diverse soluzioni. La prima è quella di ricorrere agli interessi generati dai beni senza intaccare il capitale. Sono circa 3,3 miliardi di dollari che potrebbero finire sin da subito a Kiev. […]
Mosca non sta a guardare: la confisca, venerdì, delle sussidiarie russe di Ariston e Bosch è un messaggio chiaro all'Occidente. Passeranno, nel decreto siglato da Putin, alla Gazprom Domestic Systems. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore russo Alexey Paramonov. Ariston Group in una nota ha riferito di non aver ricevuto alcuna notifica prima della pubblicazione del decreto e si è detto «sorpresa dalla mossa».
La rapidità con cui Putin ha agito stride dinanzi alla prudenza del G7. In Russia […] sarebbero investiti e ci sarebbero asset occidentali per 288 miliardi di dollari: quelli italiani ammontano a 12,9 miliardi, i francesi hanno 16,6 e la Germania conta 17, miliardi. Le proprietà americane invece riconducibili a investitori e privati sono di 9,6 miliardi. Più dei 6 miliardi in asset che il Congresso ha dato mandato alla Casa Bianca di censire e sequestrare.