SULLE BANCHE È PARTITA LA CONTROFFENSIVA DEI “POTERI FORTI” – FRANCESCO GIAVAZZI, GIÀ CONSIGLIERE ECONOMICO DI MARIO DRAGHI, VA ALL’ATTACCO DEL GOVERNO PER LA TASSA SULL’EXTRAPROFITTO: “È SBAGLIATA TECNICAMENTE, PERCHÉ DISTORCE L’ALLOCAZIONE DEL CREDITO, E DELLA COMUNICAZIONE” – E POI ARRIVA LA MINACCIA: “PER GLI ISTITUTI DI CREDITO SARÀ MENO CONVENIENTE INVESTIRE IN TITOLI DI STATO. LE BANCHE POTREBBERO INTRODURRE NUOVE COMMISSIONI” - CHE NE PENSA IL MINISTRO BOCCONIANO GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON SI È PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA PER ANNUNCIARE LA MISURA?

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”

 

FRANCESCO GIAVAZZI FRANCESCO GIAVAZZI

«Una tassa sbagliata tecnicamente, perché distorce l’allocazione del credito, e dal punto di vista della comunicazione, poco rispettosa degli investitori internazionali, di cui abbiamo bisogno come il pane», afferma Francesco Giavazzi,  […]. […] «un errore da bocciatura all’esame di economia».

 

Spiega: «Il governo non impone una tassa sui profitti totali di una banca, ma soltanto sul margine di interesse, cioè la differenza tra interessi attivi e passivi. La tassa non tocca le altre attività, per esempio il contributo ai profitti delle commissioni che le banche fanno pagare quando vendono fondi o polizze. Questo è il primo effetto di questa distorsione è che sposterà le banche verso attività diverse dal margine di interesse».

 

matteo salvini e giorgia meloni matteo salvini e giorgia meloni

E questo rischia di produrre un effetto pericoloso per i conti dello Stato: «L’investimento in Btp fa parte del margine di interesse, quindi per gli istituti di credito sarà meno conveniente investire in titoli di Stato, la cui domanda scenderà proprio nel momento in cui vengono meno gli acquisti da parte della Bce. E’ un autogol !», valuta Giavazzi. Questo il giudizio «tecnico», poi c’è una valutazione «politica».

 

«Questa tassa è un provvedimento dal quale traspare una visione sovranista dello Stato.  […] ». Fuor di metafora, la tassa potrebbe ritorcersi contro il governo, penalizzando l’economia.

 

«La domande dei prestiti sta già frenando e le banche potrebbero avere interesse ad assecondare questa frenata spostandosi dai prestiti verso le commissioni sui servizi bancari, magari introducendone di nuove. […] «le tasse non dovrebbero fare una distinzione sull’origine dei profitti. È come se il governo tassasse la Barilla solo sui profitti derivati dagli spaghetti, ma non dai rigatoni.

giancarlo giorgetti mario draghi ai funerali di ratzinger giancarlo giorgetti mario draghi ai funerali di ratzinger

 

Perciò la Barilla potrebbe decidere di non produrre più spaghetti ma solo rigatoni. Il governo può decidere di tassare la Barilla perché pensa che faccia troppi profitti, ma non indurla a ridurre la produzione di spaghetti. Non è il suo mestiere».

 

E poi c’è «il colpo alla credibilità del Paese: un investitore internazionale che acquisti azioni di Banca Intesa non si aspetta di perdere il 10% in una notte solo perché un governo si è svegliato ‘”frizzantino”». Infine, «i provvedimenti vanno spiegati al mercato.

 

Un investitore internazionale si aspetta che la misura sia spiegata dal ministro responsabile, quello dell’Economia, non, come è accaduto, da quello preposto ai ponti. Se non si presenta in conferenza stampa in un’ occasione come questa dà un’immagine pessima del Paese».

FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?