1 - AUTO SOLO GREEN DAL 2035 STOP A DIESEL E BENZINA VINCE LA LOBBY DELLE E-CAR
Estratto dell’articolo di Gabriele Rosana per “il Messaggero”
ursula von der leyen con Frans TIMMERMANS e greta
Avanti con le auto elettriche e la messa al bando dei motori diesel e benzina dal 2035, ma il Green deal esce con le ossa rotte e la maggioranza Ursula si ritrova a pezzi dopo il passaggio parlamentare di ieri a Strasburgo sul maxi-pacchetto clima.
All'ombra di una guerra e con una inflazione galoppante, che tengono in ostaggio le prospettive economiche, l'Eurocamera si è prima spaccata sui tempi della stretta per tagliare le emissioni inquinanti in Europa e poi, con un voto a sorpresa, ha silurato la colonna portante della strategia Fit for 55, con cui l'Unione vuole ridurre del 55% la CO2 entro il 2030 (rispetto ai valori del 1990).
A farne le spese è stata la riforma del sistema Ets (Emission Trading Scheme), architrave delle politiche climatiche del blocco: un meccanismo che dal 2005 ha introdotto una sorta di permesso a inquinare che viene acquistato su un mercato dedicato. Insomma, tutto da rifare, con un nuovo esame previsto in autunno.
L'esecutivo Ue ha strappato comunque un premio non da poco, con l'approvazione del divieto di vendita di veicoli diesel e benzina dal 2035, una delle misure-simbolo del Green deal. […] il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans […]: «Non incatenate un'intera industria al passato, aiutate l'industria europea a costruire nuove, entusiasmanti auto elettriche», confermando così implicitamente il forte pressing della lobby delle grandi case automobilistiche, uscite vincitrici dal confronto.
Nel testo finale, la plenaria ha invece dato l'ok al prolungamento fino al 2036 della deroga (inizialmente prevista fino al 2030) per i piccoli produttori di auto (da mille a 10mila l'anno) e furgoni (da mille a 22mila): una modifica presentata da un fronte bipartisan di eurodeputati, tra cui gli italiani di ogni schieramento, con l'obiettivo di salvaguardare la produzione delle supercar prodotte nella Motor Valley dell'Emilia Romagna: il riferimento è soprattutto a Ferrari e a Lamborghini.
È però sull'impianto del Fit for 55 e sul ritmo di riduzione delle emissioni di CO2 che a Strasburgo è andata in scena una resa dei conti. Una battuta d'arresto per il Green deal che ha trascinato con sé tre degli otto testi ieri al voto. Il braccio di ferro […] ha riguardato l'eliminazione graduale del sistema delle quote di emissioni gratuite di cui beneficia la grande industria europea: respinti due testi alternativi che prevedevano la fine delle gratuità prima al 2030 e poi al 2032 (quest' ultimo con uno scarto di appena 11 voti), è passata l'opzione più permissiva per le aziende, contenuta in un emendamento di popolari, conservatori e sovranisti, con un periodo di tolleranza fissato al 2034. […]
2 - DIESEL E BENZINA LO STOP UE
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
ursula von der leyen frans timmermans
Le ambizioni del Green Deal europeo iniziano a fare i conti con la realtà. […] Il primo round di votazioni del pacchetto "FitFor55" ha scatenato un duro scontro all'interno della maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen, con un aspro scambio di accuse reciproche e il conseguente nulla di fatto sulla riforma del sistema ETS - che regola lo scambio delle quote di emissioni inquinanti - e sulla Carbon Tax, due pilastri del Green Deal Ue. Gli eurodeputati non sono stati in grado di trovare un accordo, per questo ora il testo dovrà tornare nella commissione parlamentare Ambiente.
È passata invece la proposta di vietare la vendita dei veicoli con motore termico a partire dal 2035 […] Su questa norma, però, non è ancora detta l'ultima parola: ora dovranno esprimersi i governi al tavolo del Consiglio Ue, dopodiché inizieranno i negoziati tra le due istituzioni.
I popolari avevano presentato un emendamento per consentire alle case automobilistiche di mantenere sul mercato una quota pari al 10% di mezzi con motore a combustione interna (sostanzialmente diesel, benzina o gpl) anche dopo il 2035, ma il tentativo è fallito: l'Aula lo ha respinto e ha stabilito che nel giro di 13 anni si potranno vendere soltanto auto e furgoni a emissioni zero. Saranno banditi anche quelli con motore ibrido. […]
C'è invece parecchia preoccupazione nel mondo dell'industria dell'auto per una transizione che potrebbe costare cara. «Una scelta miope - ha commentato Manfred Weber, capogruppo del Ppe - che rappresenta uno schiaffo per migliaia di lavoratori». […]
Ma il vero scontro è andato in scena […] sulla riforma del mercato delle quote di emissioni e alla Carbon Tax. Il Ppe e i liberali sono riusciti a far approvare - con il sostegno dei conservatori e dei sovranisti - alcuni emendamenti che puntano a ritardare fino al 2034 l'eliminazione delle quote gratuite per le industrie inquinanti e la conseguente piena introduzione della Carbon Tax, mentre è stato respinto per 9 voti quello dei socialisti-democratici che fissava la data al 2032 (contro il 2030 inizialmente fissato dalla commissione Ambiente).
A quel punto […] i socialisti-democratici hanno deciso di votare contro l'approvazione finale del testo perché "sporcato" dagli emendamenti "pro-industrie inquinanti" e così il testo è stato affossato […] Dai banchi del Ppe e dei liberali sono dunque partite le accuse all'indirizzo dei socialisti, accusati di aver impedito l'approvazione della riforma «votando con i sovranisti». Il che tecnicamente è vero, anche se le motivazioni sono opposte. […]