1 - VOLKSWAGEN «EMIGRA» NEGLI USA: DA BIDEN 10 MILIARDI PER LE BATTERIE
Estratto dell'articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
fabbrica di auto elettriche volkswagen
L’«Ira» di Biden si abbatte sull’industria automotive europea. O, per meglio dire, sulla sua transizione. Già, perché l’Inflation and Reduction Act – con il suo pacchetto da 369 miliardi di dollari di incentivi e sussidi per tecnologie green – sta solleticando i piani di investimento di carmaker e big del nascente indotto elettrico.
I top manager di Volkswagen, ad esempio, secondo il Financial Times, in un incontro a Bruxelles con i commissari Margrethe Vestager, Maroš Šefcovic e Thierry Breton, hanno detto loro che si aspettano di raccogliere 9-10 miliardi di euro tra agevolazioni e prestiti per l’insediamento e il funzionamento di una nuova fabbrica di batterie Oltreoceano.
JOE BIDEN FIRMA L'INFLATION REDUCTION ACT
La casa di Wolfsburg sta aspettando di sapere come l’Europa risponderà agli incentivi di Washington prima di andare avanti con la progettazione del suo stabilimento in Europa dell’Est. A realizzarlo sarà PowerCo, nuovo ramo del gruppo nato a luglio che si occuperà della produzione di accumulatori per vetture e che punta a investire 20 miliardi per la costruzione di sei gigafactory nel Vecchio continente e in Usa e Canada, dove per altro è già stato siglato un memorandum of understanding con il governo di Ottawa per la ricerca di un possibile sito, anche qui supportato da sgravi fiscali.
fabbrica della volkswagen negli usa
L’obiettivo è assicurarsi 240 GWh per il futuro. Una strategia muscolare che ha ricevuto persino gli elogi del «re dell’elettrico», Elon Musk. Non a caso infatti una recente analisi di Bloomberg Intelligence ha indicato Volkswagen come il più probabile candidato a diventare il principale produttore di veicoli elettrici nel 2024. [..]
2 - VOLKSWAGEN, VIRATA VERSO GLI USA FANNO GOLA I 10 MILIARDI DI BIDEN
Estratto dell'articolo di Diego Longhin per “la Repubblica”
joe biden ursula von der leyen 1
Diventare calamita degli investimenti già programmati in Europa. Ecco in che cosa si stanno trasformando gli Usa grazie all’Inflation Reduction Act. Manovra che, in attesa delle contromosse di Bruxelles, sta già portando le multinazionali a dare precedenza agli investimenti oltreoceano.
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La casa automobilistica guidata da Oliver Blume, e non solo, sta aspettando di vedere cosa metterà sul piatto Bruxelles. Il 14 marzo la Commissione pubblicherà il Net Zero Industry Act. Una prima risposta all’Ira di Biden che prevede di allentare le regole sugli aiuti di Stato, cosa che non convince l’Italia, oltre a valutare la distribuzione diretta di sussidi.
La Commissione presenterà anche il Critical Raw Materials Act, che riguarda le materie prime per la transizione verso l’elettrico e le nuove tecnologie. Almeno il 30% dovrà provenire dalle miniere europee. Così come almeno il 10% delle “terre rare”. Si tratta di minerali preziosi per molte produzioni, come le batterie, e che ora sono monopolio della Cina, dove si concentrano per almeno il 90%. […]
La prima bozza del piano Net Zero Industry Act è stata però ritenuta non sufficiente dai vertici del gruppo tedesco di auto: «I progressi con i piani di fabbriche di batterie sono molto più rapidi in Nord America rispetto all’Europa», ha scritto su LinkedIn Thomas Schmall, capo dell’unità componenti di Volkswagen. Altri costruttori presto potrebbero seguire la scelta del gruppo di Wolfsburg.
In Europa, causa la manovra varata da Washington, è in bilico il 68% della capacità produttiva di batterie stimata per i prossimi anni. La previsione è dell’associazione Transport & Environment rispetto ai 50 progetti annunciati nel Vecchio Continente: 1,2 TWh di produzione di batterie, in grado di equipaggiare 18 milioni di auto elettriche, è ad alto o medio rischio di interruzione o delocalizzazione. […]
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