PER BIN SALMAN LA FINANZA È UN GIOCO – IL FONDO SOVRANO DELL’ARABIA SAUDITA, PIF, HA 600 MILIARDI A DISPOSIZIONE PER INVESTIMENTI SPERICOLATI, CHE SPESSO NASCONDONO MOSSE GEOPOLITICHE COME LEVA SULLE DEBOLEZZE DELL'OCCIDENTE: CHE SARÀ MAI IL MILIARDO PERSO NEL CRAC DI CREDIT SUISSE? – LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DI SAUDI NATIONAL BANK, AMMAR AL KHUDAIRY, USATO COME CAPRONE ESPITORIO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

Ammar al-Khudairy Ammar al-Khudairy

Cacciato senza una riga di menzione, il presidente di Saudi National Bank, Ammar Al Khudairy, paga la scalata goffa della prima banca saudita al Credit Suisse, costata oltre un miliardo di dollari da novembre, su 1,46 investiti. Ma dietro il capro espiatorio c’è il sistema: il nuovo potere saudita, incarnato dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, ha impresso uno slancio aperturista al Regno più ricco del mondo. E sfrutta il surplus delle vendite di greggio e gas a prezzi insperati per imporsi come nuovo parvenu della finanza globale.

 

Come in passato, unire a grandi fondi l’inesperienza, competenze parecchio autoctone e criteri di scelta “politici” porta minusvalenze. Ma che sarà un miliardo a fronte di 1.300 miliardi di ricavi addizionali (stima Fmi) che arabi, qatarini e pochi Paesi produttori si spartiranno entro quattro anni monetizzando le crisi energetiche?

 

mohammad bin salman mohammad bin salman

Solo Saudi Aramco, la major saudita, nel 2022 ha guadagnato 161 miliardi di dollari, record che straccia i 110 del 2021. I media internazionali descrivono un Medio Oriente fitto di procacciatori, e di manager da Europa e Usa in cerca di soci munifici e pazienti. Per loro, ogni crisi occidentale è spesso un’opportunità per entrare su un dossier: dietro al quale c’è anche il rapporto geopolitico con un Paese.

 

AXEL LEHMANN CREDIT SUISSE AXEL LEHMANN CREDIT SUISSE

[…] Il Wall Street Journal ha ipotizzato che il blitz su Credit Suisse sia stato imposto da Bin Salman, contro i dubbi dei banchieri locali, timorosi di perdere comprando il 9,9% dei titoli mentre i correntisti si dileguavano.

 

Poi il 16 marzo Al Khudairy ci mise del suo: parlando a Cnbc dopo il crac della banca Usa Svb, e pur premesso che c’era «panico nell’intero mercato», invece di dare un bel no comment, o di dire vedremo, replicò alla giornalista che chiedeva se il socio saudita avrebbe messo altri soldi a Zurigo che «la nostra linea rossa è il 9,9%».

 

UBS CREDIT SUISSE UBS CREDIT SUISSE

E gli investitori, per l’appunto in panico, interpretarono nel modo peggiore, ossia che gli arabi lasciavano Credit Suisse al suo destino. Dopo due sedute di ribassi ferali le autorità svizzere la “sposavano” con Ubs, a un concambio che cristallizzava la rotta dei soci sauditi. La banca che ha «accettato le dimissioni» del querulo presidente è controllata dal fondo sovrano Pif, dotato di ben 600 miliardi. Nel 2016 ne mise 3,5 in Uber e 45 nel Vision Fund, con cui la giapponese Softbank investe in tecnologia: dapprima con profitto, poi dal 2021 con rossi miliardari. La dote di Riyad a Pif in cinque anni è quadruplicata, e la quota “straniera” è salita dal 9% al 25%. Entro il 2030 si punta a 1.000 miliardi, e il 30% oltreconfine. C’è ancora molto da sbagliare, o da rimediare.

CREDIT SUISSE UBS CREDIT SUISSE UBS MEME SUL CROLLO IN BORSA DI CREDIT SUISSE MEME SUL CROLLO IN BORSA DI CREDIT SUISSE BIDEN E BIN SALMAN BIDEN E BIN SALMAN xi jinping mohammed bin salman xi jinping mohammed bin salman AMMAR AL KHUDAIRY AMMAR AL KHUDAIRY MOHAMMED BIN SALMAN FESTEGGIA PER LA VITTORIA DELL ARABIA SAUDITA CONTRO L ARGENTINA MOHAMMED BIN SALMAN FESTEGGIA PER LA VITTORIA DELL ARABIA SAUDITA CONTRO L ARGENTINA AMMAR AL KHUDAIRY AMMAR AL KHUDAIRY

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?