DEF, VIA LIBERA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRIDOWNLOAD NOTIZIA NOTIZIA
(LaPresse) - Il Cdm ha approvato il documento di economia e finanza. E' quanto confermano fonti di governo.
DEF, BOZZA: CORONAVIRUS 'CIGNO NERO', SENZA EPIDEMIA PIL +0,6%
(LaPresse) - "Appare dunque evidente che se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica, l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso". E' quanto si legge in una versione ancora provvisoria del Def. "Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019", aggiunge.
DEF, BOZZA: SARANNO RICHIESTI ALTRI 55MLD DI INDEBITAMENTO NETTO, È 3,3% PIL
(LaPresse) - Il Governo intende richiedere al Parlamento "un ulteriore innalzamento della stima di indebitamento netto e di saldo netto da finanziare: la Relazione al Parlamento incrementa la deviazione temporanea di bilancio a ulteriori 55 miliardi in termini di indebitamento netto (pari a circa 3,3 punti percentuali di Pil) per il 2020 e 24,6 miliardi a valere sul 2021 (1,4 per cento del Pil)". Così la bozza del Def discussa oggi in Cdm.
DEF, BOZZA: PRIMI DUE TRIMESTRI 2020 IN CALO, IN TERZO RIMBALZO 9,6%
(LaPresse) - ""La contrazione del Pil su base trimestrale sarebbe pari al 5,5 per cento nel primo trimestre e al 10,5 per cento nel secondo trimestre. A queste fortissime cadute seguirebbe un rimbalzo del 9,6 per cento nel terzo trimestre e del 3,8 per cento nel quarto, che tuttavia lascerebbe il Pil dell'ultimo trimestre inferiore del 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019". Così la bozza del Def discussa oggi in Cdm.
disoccupazione crisi STIME DELL'FMI SULLA RECESSIONE DA CORONAVIRUS
"L’ipotesi epidemiologica che sottende la previsione è che la graduale discesa del numero di nuovi contagi rilevati a fine aprile sia tale da poter consentire all’inizio di maggio la ripresa di alcune attività produttive attualmente non autorizzate - continua il Def -. Altre restrizioni verrebbero successivamente attenuate, anche calibrando le misure di distanziamento sociale in base alla vulnerabilità delle diverse componenti della popolazione. Si ipotizza, inoltre, che la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (Dpi) migliori sensibilmente nei prossimi mesi e che si definiscano protocolli di sicurezza per garantire l’operatività della maggior parte dei settori economici".
DEF, BOZZA: OLTRE 3 MLD DA PRIVATIZZAZIONI NEL 2020 E 2021
(LaPresse) - Il governo conta di andare avanti con le privatizzazioni: le stime contenute in una versione ancora provvisoia del Def considerano proventi da privatizzazioni e altri proventi finanziari pari allo 0,2 per cento del PIL all’anno nel periodo 2020-2021, più di tre miliardi l'anno.
ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG
DEF, BOZZA: CON RICADUTA EPIDEMIA PIL -10,6% NEL 2020
(LaPresse) - Con una ricaduta dell'epidemia Coronavirus, senza un vaccino, il Pil potrebbe precipitare a meno 10,6% nel 2020. E' l’ipotesi per lo scenario avverso contenuta nel Def - in versione ancora provvisoria - formulata in termini di andamento dei contagi, disponibilità di nuovi medicinali e vaccini e relativa tempistica.
PAOLO GENTILONI GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI
"A differenza di quanto ipotizzato nello scenario di base, nella seconda metà dell’anno, una volta intrapreso un sentiero di graduale riapertura dei settori produttivi e di allentamento dei vincoli ai movimenti dei cittadini, potrebbe verificarsi una recrudescenza dell’epidemia - si legge - Quest’ultima, a sua volta, renderebbe necessarie nuove chiusure delle attività produttive e restrizioni ai movimenti dei cittadini.
Con una nuova caduta della produzione, il calo del PIL annuale nel 2020 si aggraverebbe e la ripresa prevista per il 2021 tarderebbe a verificarsi, ancor più se non si riuscisse ad arrivare a vaccinazioni di massa entro il primo semestre dell’anno prossimo. Nello scenario avverso, il rimbalzo del PIL nel terzo trimestre di quest’anno sarebbe più contenuto (+8,1 per cento congiunturale) e sarebbe seguito da una nuova contrazione del 4,1 per cento nel quarto trimestre. Ciò comporterebbe non solo una contrazione media più accentuata del PIL (-10,6 per cento in media d’anno sui dati grezzi), ma anche un effetto di trascinamento negativo sul 2021.
roberto gualtieri giuseppe conte patuanelli
Inoltre, l’anno prossimo inizierebbe con una contrazione del PIL nel primo trimestre, e solo nel secondo trimestre inizierebbe una graduale ripresa. Di conseguenza, la crescita media del PIL nel 2021 risulterebbe pari a solo il 2,3 per cento. Un maggiore recupero della perdita di prodotto subita nel 2020 avverrebbe solamente nel 2022".
DEF, BOZZA: DEFICIT AL 10,4% NEL 2020, 5,7% NEL 2021
(LaPresse) - "Tenuto conto dell'impatto finanziario del Decreto con le misure urgenti di rilancio economico, l'indebitamento netto è stimato, in base alla previsione del Pil tendenziale validata dall'Upb, pari al 10,4 per cento quest'anno e al 5,7 per cento nel 2021". E' quanto si legge nella bozza del Def sul tavolo del Consiglio dei ministri.
"Il Governo elaborerà nuove previsioni macroeconomiche programmatiche quando sarà superata la fase emergenziale più acuta alla luce della versione finale delle nuove politiche urgenti, dell’evoluzione globale della pandemia, della strategia adottata per la riapertura dei settori produttivi e dei dati economici che si renderanno disponibili nel frattempo - si sottolinea nel documento -. Va in ogni caso sottolineato che l’adozione del Pil tendenziale assicura una valutazione prudenziale circa l’andamento del deficit e del debito della Pa in rapporto al Pil".
LO STUDIO: 10 MILIONI DI POVERI RINVIATA L'ECOTASSA «GRILLINA»
Antonio Signorini per “il Giornale”
Trattative notturne, tempi supplementari per sfiancare i ministeri che battono cassa e depotenziare le richieste che arrivano dalla maggioranza. Sarebbe una sessione di bilancio ordinaria, se non fosse per l' emergenza coronavirus. E se non fosse che i numeri inseriti nello stesso Def che il governo tarda ad approvare finiranno nei libri di storia del Paese.
Anche ieri il cdm che avrebbe dovuto approvare il Documento di economia e finanza è slittato. Rimandata anche la richiesta di scostamento di bilancio, 55 miliardi di euro di deficit aggiuntivo per i quali il Parlamento deve dare un via libera obbligatorio e che servono a finanziare il decreto di aprile. Decreto che, a questo punto, è destinato a slittare a sua volta probabilmente a maggio. Nel dl sono contenuti 13 miliardi di euro per la Cassa integrazione e 12 miliardi di euro di anticipazioni di liquidità per coprire debiti commerciali.
coronavirus i settori piu' a rischio secondo mckinsey 1. tavola calda chiusa in via del corso a roma
Ieri l' Inps ha fornito i dati della cig: sono 6,75 milioni i lavoratori beneficiari. La trattativa è proprio sulle misure da inserire nella terza legge sull' emergenza. Le critiche ai prestiti garantiti, troppo esclusivi e complicati da ottenere, e alla rigidità del lockdown hanno fatto riprendere quota alle proposte di chi nella maggioranza ha più a cuore il destino delle imprese. Dopo il piano del ministro Patuanelli, con i contributi a fondo perduto per le micro imprese, ieri ha rifatto capolino la sospensione per un anno di plastic e sugar tax. Iniziativa di Italia viva, che non ha mai digerito la tassa cara ai 5s.
Accorto politico last minute, perché l' ultima bozza del Def dice altro. Per fare quadrare il bilancio nel 2021 si punterà sul «contrasto all' evasione fiscale e le imposte ambientali, unitamente ad una riforma della tassazione che ne migliori l' equità». Dove equità significa aumenti delle imposte per i più. Se e come questa indicazione si tradurrà in decisioni è tutto da vedere.
Il quadro nel quale si muoverà il governo è quello noto da giorni. Il Pil del 2020 calerà dell' 8,1%. Il crollo del 2009, -4,9%, è ampiamente superato. Nel 2021 il governo, così come altri osservatori, prevede un rimbalzo, un po' inferiore rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi: più 4,7%. Rimbalzo tutto teorico e da verificare, destinato a dimezzarsi se ci sarà una seconda ondata di contagi.
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
Reali e ufficiali, invece le stime sui conti pubblici del 2020 che il governo presenterà in Europa. Chiaramente travolte le previsioni precedenti, ora si viaggia su cifre che in altri tempi sarebbero state da default. Il rapporto deficit Pil quest' anno, secondo le bozze circolate ieri, si attesterà al 10,4% (sarebbe stato dell' 1,8% senza Covid). Esplode il debito: 155,7%.
coronavirus i settori piu' a rischio secondo mckinsey
Cifre ancora soggette a cambiamenti, in vista del consiglio dei ministri previsto stamane e del vertice tra governo, con il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri e i capigruppo di maggioranza. In quella sede il governo dovrà fornire ai partiti che lo sostengono qualcosa in più rispetto alle previsioni macro e di finanza pubblica. Il dettaglio di come andranno spesi i 55 miliardi di extra deficit. E anche qualche anticipo su come andrà il 2021, anno in cui i conti pubblici dovranno cambiare verso. Con inevitabili sacrifici.
Un braccio di ferro, mentre gli effetti economici del lockdown cominciano a farsi sentire. Se le chiusure dovessero andare avanti, 360 mila famiglie scivoleranno in povertà secondo uno studio di Lavoce.info anticipato dall' agenzia Agi, aggiungendosi ai 9 milioni già in miseria. Aumenta il rischio povertà di circa 8 punti percentuali e, secondo una stima Save the Children, il 73,8% delle famiglie ha perso il lavoro o ridotto drasticamente il proprio impegno retribuito.